Una start up per disabili nel parco di San Donato a Villa Carmine

CALENZANO – Una start up speciale che unisce il lavoro tradizionale agricolo in un’ottica contemporanea e la solidarietà: nel parco di Villa Carmine, parco di San Donato, sarà realizzata l’attività di agricoltura e floricoltura da parte di ragazzi disabili. E’ il progetto varato dall’amministrazione comunale in collaborazione con la Società della salute nord ovest e […]

CALENZANO – Una start up speciale che unisce il lavoro tradizionale agricolo in un’ottica contemporanea e la solidarietà: nel parco di Villa Carmine, parco di San Donato, sarà realizzata l’attività di agricoltura e floricoltura da parte di ragazzi disabili. E’ il progetto varato dall’amministrazione comunale in collaborazione con la Società della salute nord ovest e l’associazione Coala e reso possibile grazie all’intervento della Ima l’azienda di macchine automatiche che ha una sede in via Petrarca a Calenzano. Questa mattina, in Palazzo comunale, la firma del protocollo d’intesa.
Con la firma di oggi viene varata un’opportunità lavorativa vera e propria, che consentirà di arrivare alla creazione di un’attività imprenditoriale e garantendo una retribuzione regolare per chi si occuperà di coltivare e gestire il parco di San Donato.
Il parco, in comodato gratuito al Comune, verrà riaperto proprio grazie a questo progetto, e proseguirà con la gestione della parte agricola
“E’ un progetto che è cresciuto strada facendo – ha commentato il sindaco Alessio Biagioli – la nostra prima esigenza era quella di aprire ai cittadini il parco di Villa Carmine e ne è venuto fuori un progetto che, oltre a restituire alla città uno spazio naturalistico di grande valore, offre opportunità dal punto di vista sociale, lavorativo e di integrazione”.
Il progetto è stato presentato all’azienda Ima dalla Rsu Fiom, che ogni anno individua, in accordo con la Direzione, un’attività sociale con sostegno all’occupazione cui l’azienda destina una parte dei propri utili. Quest’anno il progetto è stato quello di Villa Carmine, proprio perché ha le caratteristiche richieste, coinvolge diverse realtà del territorio, offrendo la possibilità di futuri sviluppi.
Villa Carmine (1)“Ima – ha detto Massimo Ferioli dell’azienda di via Petrarca – ha 30 siti produttivi ed è attenta al territorio. Non guarda solo al fatto di essere quotata in Borsa, Ima è legata al territorio sul quale si trova”.
Con l’accordo firmato inizierà il periodo di formazione per i ragazzi disabili che saranno individuati dalla Società della Salute con gli assistenti sociali. Il progetto verrà applicato per gradi. Una volta concluso il percorso formativo  verranno avviare le attività agricole, coltivazione di olivi, orto e vivai con fiori e piante da giardino. L’ipotesi del Comune è quella di poter iniziare con le prime produzioni nel periodo della Fiera dell’olio.
“L’idea è quella di offrire una reale opportunità ai ragazzi disabili – ha spiegato il presidente della Società della Salute Firenze Nord-Ovest Enrico Panzi – con un’iniziativa che va al di là dell’intervento lavorativo classico per queste categorie, un salto di qualità culturale che punta a costruire un progetto di vita complessivo attorno al disabile”.
Prima di iniziare tutto questo l’amministrazione comunale ha avviato un intervento di messa in sicurezza dell’area verde. E’ stato individuato un agronomo che effettuerà nei prossimi mesi il controllo degli alberi presenti nella parte boschiva del parco, per definire poi le operazioni di pulizia e messa in sicurezza. Per la prossima primavera si conta di riuscire ad aprire il parco al pubblico, grazie alla gestione del portierato da parte dei ragazzi che aderiranno al progetto.