Un’antenna per la telefonia anche al Gorinello. E i cittadini protestano: “Vogliamo farci sentire”

CAMPI BISENZIO – Non si placano le polemiche sulla realizzazione di un’antenna per la telefonia 5G al Gorinello, nella zona compresa fra via San Paolo e via del Castellaccio. Una polemica che fa seguito a quanto già successo nelle scorse in via dell’Olmo dove, sempre per un’antenna della telefonia, i cittadini hanno organizzato prima una […]

CAMPI BISENZIO – Non si placano le polemiche sulla realizzazione di un’antenna per la telefonia 5G al Gorinello, nella zona compresa fra via San Paolo e via del Castellaccio. Una polemica che fa seguito a quanto già successo nelle scorse in via dell’Olmo dove, sempre per un’antenna della telefonia, i cittadini hanno organizzato prima una raccolta firme (in pochi giorni sono state oltre seicento) e successivamente anche un sit-in protesta che ha visto la partecipazione di tante persone. E anche in questo caso, come ci tengono a ribadire coloro che vivono al Gorinello e che oggi “alzano la voce”, “tutto è spuntato fuori all’improvviso in un’area, fra l’altro, molto vicina alle abitazioni”. Insomma, queste antenne che nascono come funghi (la terza è prevista nella zona di San Martino, ma in questo caso lontana dalle case) preoccupano e non poco i campigiani. Per questo, ieri pomeriggio i cittadini si sono incontrati con sindaco e amministrazione in un’assemblea pubblica che si è svolta al circolo Mcl Il Gorinello. Una vicenda per la quale il sindaco Andrea Tagliaferri ha già incontrato una delegazione nei giorni scorsi e “si è detto disponibile – raccontano – ad ascoltarci per cercare di capire cosa si può fare”. Tuttavia, così come in via dell’Olmo, l’antenna è stata realizzata in un’area privata e “il Comune – così si era già espresso Tagliaferri – non può vietare questi impianti in quanto vengono assimilati a opere di urbanizzazione primaria (luce, gas e fibra)”. Fatto sta che al Gorinello – un centinaio i cittadini che al momento hanno aderito alla protesta – sono già in contatto da tempo con il comitato di via dell’Olmo e il legale che li rappresenta. Anche loro mossi da sconcerto e rabbia, ma certamente non rassegnati: “Vogliamo farci sentire, questo è innegabile, per difendere la nostra salute dalle onde elettromagnetiche, visto che l’antenna si trova a pochi metri dalle abitazioni e tutto ciò non è accettabile”.