Unitalsi, cambia tutto: da quest’anno i pellegrinaggi sono in pullman

CAMPI BISENZIO – Quando si parla di Unitalsi, nella Piana il pensiero corre alla sottosezione Firenze Nord, quella che comprende i Comuni di Campi Bisenzio, Signa, Calenzano e Sesto Fiorentino. Ma la novità di cui vi parleremo riguarda l’Unitalsi Toscana a 360 gradi. Dopo i primi due pellegrinaggi dell’anno a Loreto, infatti, “Loreto giovani” e il […]

CAMPI BISENZIO – Quando si parla di Unitalsi, nella Piana il pensiero corre alla sottosezione Firenze Nord, quella che comprende i Comuni di Campi Bisenzio, Signa, Calenzano e Sesto Fiorentino. Ma la novità di cui vi parleremo riguarda l’Unitalsi Toscana a 360 gradi. Dopo i primi due pellegrinaggi dell’anno a Loreto, infatti, “Loreto giovani” e il pellegrinaggio “istituzionale” di fine aprile, l’Unitalsi Toscana si sta avvicinando a grandi passi verso il primo pellegrinaggio a Lourdes, quello di fine giugno (dal 24 giugno al 29 giugno in pullman, dal 25 al 28 in aereo). Un appuntamento che, per la prima volta nella storia dell’associazione, vede la novità del viaggio in pullman dicendo addio al treno, a quello che era – e resta – il mezzo di trasporto per eccellenza per l’Unitalsi nei suoi viaggi ai santuari mariani. “Purtroppo – dice il presidente regionale Roberto Torelli – le avversità ci hanno costretti ad abbandonare il treno; di anno in anno il numero disponibile si è ridotto sempre più e certamente hanno influito anche le difficoltà economiche registrate negli ultimi tempi. Al tempo stesso, non posso nascondere che anche piccoli pellegrinaggi di chi magari a voce si dichiara vicino all’associazione e poi nei fatti fa il contrario, ci abbiano in qualche modo danneggiato. Ora però si tratta di voltare pagina e far diventare tutto questo un’opportunità. Con il pullman le quote del viaggio si sono ridimensionate e, per fare un esempio, se con il treno, in una famiglia potevano partire due persone, in pullman adesso possono partire in tre. Viaggeremo di notte, la durata del viaggio stesso si ridurrà di circa dieci ore, ci saranno pullman attrezzati e semi-attrezzati che ci consentiranno di accompagnare a Lourdes tutti i disabili che in questi anni hanno fatto del pellegrinaggio un appuntamento fisso. L’Unitalsi non cambierà mai, soprattutto se si ritiene che l’associazione svolga un ruolo importante all’interno della Chiesa…”.

Entrando nei dettagli, “questa decisione – continua Torelli – ci impone una grande e particolare attenzione all’organizzazione, dato che, per sistemare al meglio tutti i partecipanti, sarà indispensabile avere con largo anticipo i nominativi e le particolarità degli stessi”. Ma il pellegrinaggio di giugno, a cui dovrebbe essere presente anche l’arcivescovo di Firenze, cardinale Giuseppe Betori, è storicamente anche quello dei bambini e delle loro famiglie. Bambini e famiglie che saranno seguiti da un gruppo di animatori che proporrà un pellegrinaggio a loro “misura” con canti, giochi e gioia e li accompagnerà nella conoscenza e nell’incontro con Maria e con Santa Bernadette. I genitori, al tempo stesso, avranno la possibilità di confrontarsi fra di loro e condividere le proprie esperienze di vita in due incontri specifici guidati da un sacerdote e camminare insieme stringendo bellissime amicizie. Il pianto e il riso, infatti, a Lourdes si somigliano, sono le facce di una stessa medaglia e il loro alternarsi e mischiarsi è così frequente e impetuoso che spesso non si capisce più cosa viene prima e cosa viene dopo. Lourdes è un luogo di emozioni forti, con tante persone (sane, malate… ma poi chi siamo noi per decretare chi è sano e chi è malato…) che si prendono del tempo per stare insieme, in una dimensione di preghiera e di allegria, lasciando tutto il resto a casa, sicuramente fuori dal santuario. In questo pellegrinaggio, poi, quello di giugno, i bambini sono al centro dell’attenzione di tutti, un’attenzione che pone tanti interrogativi, anche affettivi, non solo “di concetto”. Non a caso, a Lourdes e nell’Unitalsi tanti bambini, tanti ragazzi di ieri, oggi sono diventati uomini e donne, hanno una famiglia e continuano a venire. Così come non è un caso che possa succedere che in un pellegrinaggio siano rappresentate tre generazioni, dai nonni ai nipoti, passando per i babbi e le mamme, permettendo in questo modo a tutti di vivere le identiche emozioni. Per ulteriori informazioni rivolgersi a Unitalsi Toscana, 055.2398015, www.unitalsitoscana.it