Unitalsi Firenze Nord, a settembre una presenza costante a Lourdes

SESTO FIORENTINO – Se il mondo dell’associazionismo toscano si è distinto – e lo sta facendo tuttora – a Livorno, dopo l’alluvione della scorsa settimana, c’è un altro volontariato dal “volto sorridente” che ci piace mettere in risalto. E’ quello dell’Unitalsi Toscana, tuttora in pellegrinaggio a Lourdes, l’ultimo del 2017 nel santuario mariano ai piedi […]

SESTO FIORENTINO – Se il mondo dell’associazionismo toscano si è distinto – e lo sta facendo tuttora – a Livorno, dopo l’alluvione della scorsa settimana, c’è un altro volontariato dal “volto sorridente” che ci piace mettere in risalto. E’ quello dell’Unitalsi Toscana, tuttora in pellegrinaggio a Lourdes, l’ultimo del 2017 nel santuario mariano ai piedi dei Pirenei, e con una nutrita rappresentanza della sottosezione Firenze Nord, quella di cui fanno parte i Comuni della Piana: Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Signa, Lastra a Signa ma anche Calenzano e Scandicci. Una presenza costante sul territorio, un gruppo di volontari che non si tira mai indietro, un impegno che si conferma tale mese dopo mese. Tanti gli impegni portati avanti in questi anni, altrettanti quelli da concretizzare nelle prossime settimane, sia a livello di singoli gruppi che ovviamente di sottosezione. Ovviamente sempre con lo stesso spirito di servizio che contraddistingue non solo i volontari della Piana ma anche dell’Unitalsi Toscana. “Mi hanno chiesto: racconta cosa è stato Lourdes per te? Sembra facile – dice una di loro – ho immediatamente pensato: come faccio? Come faccio a raccontare l’emozione che mi hanno dato i mille abbracci, gli sguardi d’affetto, le parole di ringraziamento, le risate a crepapelle, i sorrisi nati sul volto di un anziano signore solo perché io stavo svolgendo un “servizio?” Sì, lo chiamano così, non suona bene vero? Per me più che un servizio è una presenza, è “esserci”, dedicare i soli giorni di ferie di un anno intero a loro, metterli il prima fila rispetto a tutto il resto e rispetto a te stessa. Questo è quello che ho fatto io, è quello che fa l’Unitalsi, una grande famiglia”.