Uniti per Signa: “Il 25 aprile si incarni tutti i giorni nel nostro agire politico e amministrativo”

SIGNA – “Il 25 aprile si incarni tutti i giorni nel nostro agire politico e amministrativo”: è il messaggio lanciato in occasione della festa della Liberazione da Uniti per Signa, dal capo gruppo Gianni Vinattieri e dai consiglieri Matteo Mannelli e Chiara Di Bella. “Sarà un 25 aprile diverso nella temperie virale che avviluppa la […]

SIGNA – “Il 25 aprile si incarni tutti i giorni nel nostro agire politico e amministrativo”: è il messaggio lanciato in occasione della festa della Liberazione da Uniti per Signa, dal capo gruppo Gianni Vinattieri e dai consiglieri Matteo Mannelli e Chiara Di Bella.

“Sarà un 25 aprile diverso nella temperie virale che avviluppa la nostra comunità – dicono in una nota – e il mondo; come nemesi di una globalizzazione che si pensava di unico e diverso segno. Sarà l’evocazione della Liberazione in tempi di limitazioni sanitarie e sociali delle nostre conquistate libertà. Con un sentimento di rammarico ma anche come l’annuncio di una nuova aurora”.

“Con rammarico registriamo le decisioni governative che impediscono alle delegazioni degli amministratori locali di partecipare alle celebrazioni: sterilizzando un momento di unità e condivisione comunale e nazionale. Divieti che con un’attenzione e una sensibilità differenti sarebbero stati superati garantendo le giuste misure di sicurezza pubblica”.

“Il 25 aprile rappresenta un momento di popolo a fondamento della nostra democrazia. È da quel fatto storico e politico, in cui il popolo italiano concorse con le forze alleate alla sconfitta della dittatura e dell’esercito tedesco, che nascono, di fatto, le future Costituzione e Repubblica italiane. Con il loro portato di valori, libertà, responsabilità; diritti e doveri. Il 25 aprile è la scaturigine di quello che siamo oggi e il monito immanente di quello che dovremmo essere: il monito immanente che ci deve guidare”.

“Ed è per questo che il 25 aprile non può essere solo una festa. Una casella rossa sul calendario. Un ricordo lontano perduto nella memoria. Un rituale gioco di parole. Un artificio retorico. Il 25 aprile è soprattutto un dovere. E per noi amministratori locali di Signa, ognuno per il ruolo che ricopre, è il dovere di “incarnarlo” tutti i giorni nei metodi e negli atti dell’espletamento del mandato popolare”.

(Nella foto, inviata da Uniti per Signa, un’immagine che riproduce quello che era il “fazzoletto”dei partigiani cattolici”