Uniti per Signa: “Il consiglio comunale in diretta streaming? La maggioranza ha detto no alla nostra proposta”

SIGNA – Quello del consiglio comunale in diretta streaming è, da anni, uno degli argomenti più dibattuti sulla scena politica signese. Un argomento su cui ha voluto dire la sua in questi giorni Uniti per Signa. “L’emergenza sanitaria, come ogni crisi, – dicono in una nota il capo gruppo Gianni Vinattieri e i consiglieri comunali […]

SIGNA – Quello del consiglio comunale in diretta streaming è, da anni, uno degli argomenti più dibattuti sulla scena politica signese. Un argomento su cui ha voluto dire la sua in questi giorni Uniti per Signa. “L’emergenza sanitaria, come ogni crisi, – dicono in una nota il capo gruppo Gianni Vinattieri e i consiglieri comunali Matteo Mannelli e Chiara Di Bella – tende a far emergere le molte lacune delle amministrazioni comunali. Il Comune di Signa non ha mai approvato un regolamento per la disciplina delle videoriprese delle sedute del consiglio comunale. E durante la fase della “chiusura” della scorsa primavera, il consiglio comunale si è potuto riunire “a distanza”, dopo quasi tre mesi in cui è stato completamente ignorato, solo grazie a una deroga introdotta per Decreto Legge che, “fino alla cessazione dello stato di emergenza” permette ai “consigli dei Comuni, delle Province e delle Città metropolitane e le giunte comunali, che non abbiano regolamentato le modalità di svolgimento delle sedute in videoconferenza”, di riunirsi in tali modalità; cioè in videoconferenza”.

“Ne consegue – aggiungono – che il consiglio comunale di Signa potrà riunirsi “a distanza” solo fino alla durata dello Stato d’emergenza datata, a oggi, 31 gennaio 2021. Per mancanza di uno specifico regolamento. Non solo, a Signa non è mai stata presa in considerazione la possibilità di trasmettere in diretta “streaming” per i cittadini le sedute dei consigli comunali in presenza: nonostante che il Garante per la protezione dei dati personali (marzo 2002) e il Ministero dell’interno (20 dicembre 2004 e 28 giugno 2018) si siano espressi positivamente sulla possibilità delle riprese e della diffusione televisiva delle riunioni consiliari. E se fino a qualche anno fa giunte e maggioranze avanzavano remore “ideologiche” contro una richiesta che veniva dalla vulgata anti-politica del M5S, oggi si tratta solo di non voler prendere atto di un dato dei tempi. Cercando di rimanere il più possibile chiusi in una torre eburnea lontana dalla realtà”.

“Le videoriprese dei lavori consiliari – continuano – consentono di estendere la partecipazione anche a coloro che sono collegati da remoto, favorendo il coinvolgimento dei cittadini alla vita amministrativa ed istituzionale del Comune in un concetto di trasparenza mediante l’eliminazione del limite fisico. D’altronde, l’istituzione comunale dovrebbe perseguire i principi di trasparenza e pubblicità e favorire la partecipazione dei cittadini all’attività politica dell’ente come declinato nello Statuto della città: “Il Comune di Signa garantisce la partecipazione di tutti i cittadini all’attività politico-amministrativa, economica e sociale della comunità”. Partecipazione che, inoltre, è spesso ostacolata e talvolta negata. Come nell’ultimo consiglio comunale in presenza da marzo a oggi, quello del 28 settembre scorso, in cui, per il rispetto delle misure di protezione e di distanziamento sociale, i cittadini sono stati impossibilitati ad accedere alla sala consiliare; quindi, di fatto, impediti di assistere alla riunione pubblica vista l’assenza di una qualsiasi forma di videoripresa e diretta streaming attraverso canali di comunicazione istituzionali”.

“Per queste ragioni – concludono – e nell’ottica di ampliare i troppo rigidi e fissi margini democratici del Comune di Signa, Uniti Per Signa ha proposto nel consiglio di novembre una mozione per le “Videoriprese e videoconferenze dei lavori del consiglio comunale e delle sue articolazioni istituzionali” che chiedeva di “ritenere necessaria l’approvazione di un regolamento per la disciplina delle riprese audio-visive, videoconferenza da remoto, pubblicazione e trasmissione delle sedute del consiglio comunale e delle sue articolazioni istituzionali” e di “permettere ai cittadini di partecipare all’attività politica ed amministrativa dell’ente anche attraverso la fruizione di riprese audio-video, videoconferenze da remoto, pubblicazione e trasmissione delle sedute del consiglio comunale e delle sue articolazioni istituzionali”. Proposta respinta dalla maggioranza Pd. Impedendo così, per i prossimi anni, ai cittadini signesi di usufruire di un servizio di partecipazione democratica”.