Uniti per Signa: “Illuminazione pubblica inefficiente e i costi ricadono sui cittadini. E la giunta dopo quattro anni non sa cosa fare”

SIGNA – Si parla spesso, un po’ di tutti i Comuni, delle questioni legate all’illuminazione pubblica. Uniti per Signa, il capo gruppo Gianni Vinattieri e il consigliere Simone Lulli, lo fanno prendendo spunto dall’approvazione, nel dicembre scorso, del bilancio di previsione 2023-205. “Un documento – spiegano in una nota – di aumenti draconiani dei tributi […]

SIGNA – Si parla spesso, un po’ di tutti i Comuni, delle questioni legate all’illuminazione pubblica. Uniti per Signa, il capo gruppo Gianni Vinattieri e il consigliere Simone Lulli, lo fanno prendendo spunto dall’approvazione, nel dicembre scorso, del bilancio di previsione 2023-205. “Un documento – spiegano in una nota – di aumenti draconiani dei tributi locali. A causa di indebitamenti insensati, accumulo di crediti inesigibili, aumento delle spese energetiche. Concorrono a quest’ultimo fattore anche la vetustà e l’inefficienza della pubblica illuminazione signese”.

“Durante la consiliatura 2014-20219 – spiegano i due consiglieri – sindaco e assessori esposero in consiglio comunale le difficoltà sempre maggiori riscontrate con la gestione diretta dell’illuminazione. Prospettando l’ipotesi di un passaggio a un affidamento in house providing a Consiag Servizi comuni Srl. Con due obiettivi: abbattere i costi di gestione e ottenere senza spese una rapida e totale sostituzione delle lampade di vecchia generazione con quelle a Led. Sulla base di impegni garantiti al Comune dalla società partecipata”.

“Le inefficienze gestionali, infatti, hanno ricadute dirette sul bilancio comunale. E, quindi, sui tributi locali che gravano sui cittadini. Inoltre, l’illuminazione pubblica di strade, piazze, parcheggi richiede elevate quantità di energia, che spesso si traducono in una spesa che rappresenta il 20-30% della bolletta comunale. Questo impatto è anche da attribuirsi all’inefficienza degli impianti di illuminazione stradale, per lo più obsoleti e costituiti da sorgenti luminose di vecchia generazione a basso rendimento energetico, come lampade a vapore di mercurio (MBF) o lampade semaforiche ad incandescenza. Per ridurre i consumi e favorire il risparmio energetico, anche del (30-35)% delle spese complessive, è necessario lavorare sull’efficientamento dell’impianti di illuminazione esistenti, intervenendo sugli stessi per razionalizzarli o provvedendo all’adozione di sistemi adeguati. In questo senso, la tecnologia a Led permette di ottenere un risparmio economico di quasi il 70%, una maggiore durata, una netta riduzione dei costi di manutenzione, migliori prestazioni e minore impatto ambientale”.

“Ma dai propositi annunciati nella precedente consiliatura, – concludono Vinattieri e Lulli – siamo passati alla stasi della giunta in carica dal 2019. Che ha fatto trovare il Comune del tutto impreparato davanti alla crisi energetica e al relativo aumento dei costi, che si è manifestata nel 2021 per arrivare alla sua acme nel 2022 a causa dello scontro fra Russia e Ucraina. Scarsa lungimiranza politica e amministrativa, inefficienza della pubblica illuminazione, vetustà del parco lampade, aumento dei costi energetici che si sono riverberati sulla comunità signese. Come gruppo di Uniti Per Signa abbiamo presentato un’interrogazione per sollecitare sindaco e giunta su questi temi. Chiedendo che tipo di gestione della pubblica illuminazione intendono intraprendere e lo stato dell’arte della sostituzione delle lampade di vecchia generazione con quelle a Led. Con risposte sconsolanti: dopo quasi quattro anni la giunta deve ancora riflettere sulla scelta di gestione per l’illuminazione pubblica e attualmente la percentuale di lampade a Led rispetto al parco totale è solo del 40%. È una politica in ritardo con i problemi del tempo presente. Con conseguente nefaste per tutti”.