Uniti per Signa: “L’esternalizzazione totale del servizio asilo nido comunale “Il Trenino” spunta dal Dup…”

SIGNA – Infanzia e servizi comunali: Uniti per Signa, il capo gruppo Gianni Vinattieri e il consigliere Simone Lulli dicono la loro sull’esternalizzazione dell’asilo nido comunale “Il Trenino”: “La base programmatica su cui si regge il bilancio di previsione è la nota di aggiornamento al DUP: documento unico di programmazione approvato il 19 dicembre 2022. […]

SIGNA – Infanzia e servizi comunali: Uniti per Signa, il capo gruppo Gianni Vinattieri e il consigliere Simone Lulli dicono la loro sull’esternalizzazione dell’asilo nido comunale “Il Trenino”: “La base programmatica su cui si regge il bilancio di previsione è la nota di aggiornamento al DUP: documento unico di programmazione approvato il 19 dicembre 2022. Fra le righe del DUP, – spiegano – nella sezione relativa alla “programmazione biennale degli acquisti di beni e servizi” superiori a 40.000 euro, è spuntata l’esternalizzazione totale del servizio asilo nido comunale “Il Trenino”, ipotesi sempre paventata dal gruppo di Uniti Per Signa e sempre categoricamente smentita da sindaco e giunta comunale”.

“L’asilo nido “Il Trenino” – aggiungono – è l’unico comunale di Signa. Fino al 2017 presentava una gestione totalmente in economia: anche i cuochi addetti al servizio mensa erano dipendenti comunali. Con deliberazione numero 38 del 24 luglio 2017 il consiglio comunale approvò l’affidamento in gestione esterna del servizio cucina. Ai consiglieri che interpretarono la decisione come un primo passo verso il disimpegno del Comune, alcuni assessori della giunta Pd, a tutt’oggi nell’organo esecutivo, risposero che tale scelta andava esattamente in direzione opposta rafforzando la gestione diretta del servizio asilo nido. Dopo avere esternalizzato il servizio cucina, nel 2020 è la volta del servizio asilo nido pomeridiano. Con deliberazione numero 42 del 21 maggio 2020, infatti, il consiglio comunale approva “l’esternalizzazione parziale del servizio nido d’nfanzia”. In particolare, viene esternalizzato il servizio pomeridiano dando vita a una gestione promiscua: diretta del Comune la mattina, attraverso cooperativa il pomeriggio”.

“Negli allegati della delibera – sono sempre i consiglieri a parlare – abbiamo trovato parole sconfortanti: “La fotografia del personale educativo comunale in servizio e la sua età media avanzata ci restituisce prognosticamente una maggiore incidenza delle assenze per malattie e per la cura dei parenti (Legge 104)… Nel prossimo futuro (2023) la situazione è destinata a un progressivo peggioramento a fronte di due pensionamenti che porterà a una crisi gestionale irreversibile e alla totale incapacità dell’ente di condurre direttamente il nido “Il Trenino” senza il ricorso ad assunzioni di personale volendo mantenere almeno inalterato il numero di posti”. Crisi gestionale inevitabile e irreversibile per una giunta decisa, forse perché non in grado, a non investire risorse nel servizio e nella selezione di nuove assunzioni. Con l’unico sbocco dell’esternalizzazione, stavolta totale, del servizio asilo nido. Ancora una volta il gruppo di Uniti Per Signa evidenziò in consiglio la deriva inevitabile e ancora una volta sindaco e assessori negarono le logiche conseguenze; come se la politica fosse aliena alla realtà”.

“Fino all’approvazione del bilancio di previsione 2023-2025 – concludono Vinattieri e Lulli – e della nota di aggiornamento al DUP. In cui il Programma biennale degli acquisti di beni e servizi superiori a 40.000 euro prevede l’esternalizzazione totale del servizio asilo nido con spesa di 700.000 euro in tre anni: 250.000 euro l’anno a partire dal 2024. Si noti, a tal proposito, che la spesa prevista per il 2023 per l’asilo nido è pari a 267.297,82 euro; totalmente finanziata da contributi dei cittadini utenti (servizio a domanda individuale) e da fondi regionali. In calo rispetto all’ultima spesa rendicontata che è relativa al 2021 ed ammontava a 281.213,34 euro. Da quanto descritto emergono due considerazioni. La prima: le esternalizzazioni forzate (mensa, trasporto pubblico locale, servizi cimiteriali, tps, asilo nido) sono indice di una mancanza di visione lungimirante e di scarsa capacità gestionale dei servizi pubblici locali della parte politica dell’amministrazione comunale. La seconda: tale incapacità gestionale impedisce al Comune di Signa di investire risorse in servizi strategici per la comunità amministrata”.