Uniti per Signa: “Nel 2022 ennesimo aumento Tari per cittadini, famiglie e imprese signesi”

SIGNA – L’argomento Tari resta uno dei più dibattuti nei vari Comuni della Piana. A Signa è il gruppo consiliare Uniti per Signa, nelle persone del capo gruppo Gianni Vinattieri e del consigliere Simone Lulli a tornare su una questione sicuramente “spinosa”. “Il consiglio comunale di lunedì 30 maggio – spiegano i due consiglieri – […]

SIGNA – L’argomento Tari resta uno dei più dibattuti nei vari Comuni della Piana. A Signa è il gruppo consiliare Uniti per Signa, nelle persone del capo gruppo Gianni Vinattieri e del consigliere Simone Lulli a tornare su una questione sicuramente “spinosa”. “Il consiglio comunale di lunedì 30 maggio – spiegano i due consiglieri – ha sancito con voto a maggioranza che anche l’esercizio 2022, dopo la conferma in sede di bilancio di previsione nel dicembre scorso della tariffa 2021, segna un ulteriore aumento della Tari a carico di famiglie e attività produttive. Con una lettura politica estremamente chiara: il totale fallimento di programmazione e pianificazione della Regione Toscana nell’ambito della gestione del ciclo integrato dei rifiuti e dell’autosufficienza impiantistica dell’Ato Toscana Centro. Criticità di un Piano regionale dei rifiuti da anni superato, a cui, invece che con soluzioni, si è risposto con l’introduzione nello Statuto della Regione della favola bella dell’economia circolare: declamazioni retoriche e vacue che lasciano il segno nella vita quotidiana sempre più oberata di cittadini e imprese. In linea generale le inefficienze del gestore Alia, la mancata realizzazione di impianti di termovalorizzazione-recupero-riciclo, gli ammortamenti per investimenti disattesi, la non autosufficienza e l’incapacità di indirizzo e controllo dell’Ato Toscana Centro, l’accettazione passiva di ogni decisione verticistica sulla base di ossequio partitico da parte della Giunta comunale signese, si scontano irrevocabilmente in bolletta”.

“D’altronde la dinamica dell’aumento della tariffa, – aggiungono – a fronte di un servizio inefficiente non certo per responsabilità dei lavoratori di Alia, da anni sta assumendo un andamento esponenziale. Nel 2019 la Tari ammontava a circa 4.100.000 euro: già alta rispetto agli altri Comuni ma lontana dai livelli attuali. Nel 2020, anno pandemico con mesi di chiusura delle attività produttive e sociali e quindi con minori servizi di raccolta e smaltimento operati, la giunta comunale ha deliberato un aumento rispetto all’anno precedente di 270.000 euro da distribuire nel triennio 2021-2023. Nel 2021 l’Ato Toscana Centro ha approntato il piano economico finanziario sfruttando al massimo il margine di aumento della tariffa imposto da Arera elevandola del 6,7% rispetto al 2020. Infine il 2022; per cui si evidenza un’anomalia inquietante”.

Entrando nel merito della questione, “la stima del piano economico finanziario prevede la somma di costi variabili (costi per il servizio) pari a 2.937.233 euro e la somma di costi fissi (costi per investimenti) pari a 2.096.360 euro: con somma totale dei costi pari a 5.033.593 euro. Se a questa cifra si aggiunge anche il 5% di Tefa (tassa provinciale) la tariffa raggiunge la cifra enorme di 5.285.272,65 con un aumento del 16% rispetto a quella del 2021. Ora, Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente) ha stabilito come massimo incremento della tariffa 2022 rispetto a quella 2021 il valore percentuale del 7,50%: meno della metà dell’aumento previsto dal pef del 16%. Ne è conseguita una necessaria rimodulazione della tariffa che prevedesse un incremento del “solo” 7,50% rispetto all’anno precedente. Rimodulazione che, considerando anche la tassa provinciale, attesta la Tari a 4.893.628,95 euro: quasi 4 milioni e 900.000 euro sulle spalle di cittadini e imprese signesi”.

“Un ennesimo aumento – concludono – che si innesta in una contingenza di grande difficoltà economica e sociale per le conseguenze dell’emergenza sanitaria da Covid 19 e dell’indiscriminato aumento dei prezzi. Ma che, come evidenziato, cela una dinamica di amplificazione della tariffa ancora più avanzato. In tutto questo, il costo previsto per la pulizia strade è di 513.000 euro. Dato da tenere ben presente quando e se il lavaggio strade sarà declinato a mero sollevamento di polvere”.