SIGNA – Basta aprire i social per rendersi conto di quanto il tema dei rifiuti sia sempre uno dei più dibattuti. Soprattutto quando, a prescindere dal luogo o dal Comune, vengono abbandonati in modo incondizionato. Succede anche a Signa, soprattutto in determinate zone del nostro territorio, ed è un argomento su cui il gruppo consiliare Uniti per Signa, il capo gruppo Gianni Vinattieri e il consigliere Simone Lulli, è voluto tornare. “Quotidianamente – spiegano in una nota – va in scena in via delle Terrecotte uno spettacolo di degrado urbano: cumuli di immondizia intorno alle tre postazioni di cassonetti di prossimità. Su una strada di collegamento a intenso flusso veicolare, cartolina sporcata dell’immagine di Signa. Per i cittadini della Costa un disagio che fa decadere la loro qualità della vita. Per i disabili una barriera architettonica aggiuntiva che impedisce l’utilizzo del marciapiede. Per tutti il segno indelebile del fallimento della programmazione e della gestione della raccolta dei rifiuti urbani nella zona della Costa. Problema a cui la giunta in tre anni e mezzo non ha dato alcuna risposta. Come nella maggior parte delle criticità amministrative. Tirando a campare nel mantenimento di uno status quo imbarazzante”.
“Ci sono, però, dei dati oggettivi. L’area della Costa – aggiungono – ha subìto negli ultimi anni una forte urbanizzazione con il conseguente aumento dei residenti. Prima della modifica del sistema di conferimento rifiuti le postazioni di cassonetti di prossimità erano presenti in via Cinelli, in piazza Cavallotti, in piazza Desideri, in via Gramsci. Con l’introduzione del sistema misto (porta a porta per carta e multimateriale, cassonetti con chiavetta per organico e indifferenziato) le postazioni sono state ridotte a due collocazioni: in via delle Terrecotte e in via dello Stadio. Aumento dei cittadini utenti e diminuzione dei cassonetti per il conferimento: dinamica divergente alla base del caos attuale”.
“Ora, è sicuramente vero che i cassonetti di via delle Terrecotte sono interessati anche da un conferimento illecito di rifiuti da parte di non residenti. Ma è pur vero che i cittadini residenti si trovano spesso nell’impossibilità di inserire i loro scarti nei cassonetti perché debordanti. A tal punto da doverli lasciare all’esterno dei contenitori. Visto che solo chi ha le chiavette può aprire i cassonetti, il fatto che siano sempre straboccanti indica che non sono in numero sufficiente per rispondere agli utenti della zona. In particolare, in via delle Terrecotte sono presenti tre cassonetti: due per i rifiuti indifferenziati e uno per quelli organici”.
“Per dare una prima risposta al problema – concludono Vinattieri e Lulli – come gruppo di Uniti Per Signa abbiamo proposto in consiglio comunale una mozione per impegnare il sindaco e la giunta “a concertare e realizzare insieme ai tecnici di Alia un progetto di raccolta differenziata teso ad aumentare le postazioni di cassonetti di prossimità in via delle Terrecotte per meglio rispondere alle esigenze dei cittadini utenti dell’area”. Proposta che è stata bocciata con i voti del sindaco e della maggioranza consiliare. Ma il problema si ripresenta ogni giorno. In attesa di qualche soluzione”.