Uniti per Signa: “Nuova sede della Polizia municipale, niente di fatto dopo quattro anni di annunci…”

SIGNA – Della nuova sede della Polizia municipale a Signa se ne parola da tanto. A prendere posizione sulla vicenda è il gruppo consiliare di Uniti per Signa, il capo gruppo Gianni Vinattieri e il consigliere Simone Lulli. “Dall’inizio della corrente consiliatura nel giugno del 2019, – dicono in una nota – in ogni documento […]

SIGNA – Della nuova sede della Polizia municipale a Signa se ne parola da tanto. A prendere posizione sulla vicenda è il gruppo consiliare di Uniti per Signa, il capo gruppo Gianni Vinattieri e il consigliere Simone Lulli. “Dall’inizio della corrente consiliatura nel giugno del 2019, – dicono in una nota – in ogni documento unico di programmazione (DUP) e in ogni relazione sull’attuazione dei programmi, fra i programmi del settore 6 – Polizia municipale è immancabile quello relativo alla necessità di una nuova sede: “Appare assolutamente non più rinviabile l’individuazione di una nuova sede per il Corpo di Polizia municipale di Signa. Tale esigenza nasce dall’attuale struttura che ormai vecchia di oltre 20 anni, non è più rispondente alle normali esigenze di un ufficio pubblico, oltre che nell’adeguare i locali all’accesso di pubblico con handicap ed al personale assegnato. Dal punto di vista operativo l’ufficio composto di 2 uffici e un “open space” non consente più la giusta misura di riservatezza per il le attività che vengono svolte al suo interno, infatti molto spesso la presenza del pubblico e la mancanza di spazi non consentono di poter svolgere attività anche molto delicate che riguardano la riservatezza dell’integrità personale senza la giusta misura di distacco rispetto all’ambiente e ad altri soggetti che si presentano all’ufficio. L’accesso all’ufficio ha tre scalini che non consentono l’ingresso a chi ha un handicap motorio. I veicoli di servizio non hanno un adeguato riparo, e potrebbero essere soggetti ad atti di vandalismo durante le ore notturne. A tale scopo si propone una ricognizione presso locali già proprietà comunale, come per esempio gli spazi al locale del servizio manutenzioni comunali, che potrebbero essere dopo adeguati lavori sistemati nell’ottica di
consentire un miglior funzionamento dell’intero settore, dando un miglior servizio alla cittadinanza”.

“Individuazione di una nuova sede – aggiungono i due consiglieri – assolutamente non più rinviabile per agenti, cittadini, persone anziane e disabili. Talmente non più rinviabile che sindaco e giunta, da quasi quattro anni, rispondono con meri annunci senza conseguenze concrete. Anteponendo alle reali necessità del Comune e della comunità investimenti insensati. Nel novembre 2019 fu presentata un’interrogazione consiliare avente come oggetto “una nuova sede della Polizia municipale. Un’esigenza non più rinviabile” a cui il sindaco rispose dicendo di aver individuato un’area in via La Pira davanti ai magazzini comunali su cui costruire la nuova edificazione. Previsione di spesa di 500.000 euro con conclusione dei lavori nel 2021”.

“Ma nel 2021 non solo non è stato messo alcun mattone della nuova sede, – la giunta comunale ha deliberato una procedura a evidenza pubblica finalizzata all’individuazione sul territorio del Comune di appositi locali che potranno essere adibiti a sede della Polizia municipale “al fine di accelerarne i tempi per la realizzazione”. Cambio misterioso di scenario. Abbandono dell’ipotesi dei magazzini comunali e ricerca di un immobile sito in Signa “per accelerare i tempi”. Tempi che prevedevano che entro il 2021 la nuova sede fosse disponibile. Ancora una volta un annuncio vacuo. I tempi sono stati a tal punto accelerati che dalla previsione della conclusione dell’iter nel 2021 siamo arrivati al 2023 con un nulla di fatto. E un’ipotesi di un indebitamento di un milione e 300.000 euro che cozza con un bilancio di difficile sostenibilità”.

“Nel frattempo, però, – concludono – la giunta ha pensato ad altro: nel 2022 sono stati impegnati 2.500.000 euro per l’acquisizione di una parte di Villa San Lorenzo, 600.000 euro, più 300.000 euro per arredi e lavori di recupero e messa a norma, per un immobile da adibire a sala polivalente (ex American Show), 500.000 euro, di cui 120.000 euro per la demolizione di edificio “abusivo non sanabile”, solo per l’acquisizione dell’ex Villaggio artigiano; a cui seguiranno ingenti lavori di ristrutturazione e recupero. Investimenti improduttivi condannati a impaludarsi senza sbocchi utili e a sostituirsi alle reali necessità della comunità. È l’insostenibile inversione delle priorità e delle necessità della giunta comunale”.