SIGNA – Il gruppo consiliare di Uniti per Signa, il capo gruppo Gianni Vinattieri e i consiglieri Matteo Mannelli e Chiara Di Bella, tornano sull’argomento degli orti sociali, “spazi verdi di proprietà comunale – spiegano – la cui gestione è affidata per un periodo di tempo definito ai singoli cittadini, solitamente riuniti in associazioni. Negli ultimi anni c’è stato un aumento esponenziale di questa forma di condivisione dello spazio pubblico. Con molteplici implicazioni positive. Sia personali che sociali”.
“Gli orti sociali – spiegano in una nota – favoriscono la riscoperta del valore della terra, dei benefici di una vita salutare e il contatto con la natura. Rilanciano l’agricoltura biologica e di prossimità. Sensibilizzano rispetto ad un’idea di città più sostenibile e verde. Promuovono una nuova socialità, lo sviluppo sostenibile, la creazione di reti economiche e solidali e la riscoperta di legami cooperativi fra persone. Inoltre sono strumento concreto contro il degrado e per la riqualificazione urbana”.
Entrando nel merito della questione, “a Signa alcuni orti sociali, localizzati in via Madre Teresa di Calcutta, sono stati istituiti dal Comune nel 2007 in collaborazione con l’Auser, esperienza positiva di valorizzazione e coinvolgimento delle persone anziane nella cura dello spazio pubblico. Esperienza che, però, non è stata ampliata con l’individuazione di nuove aree e con l’apertura a diverse generazioni di cittadini: sempre più giovani sono interessati ad intraprendere la coltivazione degli orti. E la promiscuità, la collaborazione e la contaminazione generazionale sono un elemento fondamentale per rafforzare la coesione sociale”.
Per questo, “presenteremo – concludono – nel consiglio comunale di domani, lunedì 28 settembre, una proposta per impegnare il sindaco e la giunta “ad attivare le procedure amministrative tese all’istituzione di nuovi orti sociali sul territorio comunale rivolti al coinvolgimento di una pluralità di generazioni”. Un’operazione tutta in positivo per l’amministrazione comunale. Sia in termini di riqualificazione urbana e abbattimento del degrado che di rafforzamento della coesione sociale della comunità signese”.