SIGNA – Nel dibattito in corso, da tempo, sui cimiteri comunali, e in particolare, su quello di San Mauro, si inserisce anche Uniti per Signa, per voce del suo capo gruppo Gianni Vinattieri e di Simone Lulli. Con una nota che fa seguito al botta e risposta, nella giornata di ieri, tra Fratelli d’Italia, il coordinatore comunale Marco Colzi e il consigliere comunale Vincenzo De Franco, e il capo gruppo del Pd in consiglio comunale, Viola Valguarnera. Un dibattito che ha avuto un’accelerata dopo il consiglio comunale della passata settimana nel corso del quale è stata approvata una variazione di bilancio, “50.000 euro in più di quote di avanzo – ha spiegato il Comune in una nota – che vanno a sommarsi agli oltre 100.000 euro già previsti per la sistemazione del cimitero di San Mauro”.
“Incredibilmente – dicono Vinattieri e Lulli – da alcuni giorni il Pd signese e la giunta comunale stanno propagandando come mirabolante lo stanziamento di 50.000 euro per il cimitero di San Mauro. Segno di una cattiva amministrazione che ha perso ogni pudore per il disastro compiuto e per l’assenza di una qualsiasi idea risolutiva. Ultimo di una serie provvedimenti senza logica e strategia che confliggono con l’indecorosa situazione dei cimiteri comunali; con la dignità dei defunti e dei loro cari, con le sofferenze e i disagi patiti da decenni dai cittadini. E allora ripercorriamo in sintesi gli ultimi atti deliberati. Qualche giorno fa lo stanziamento di 50.000 euro per il cimitero di San Mauro; a fronte di quanto contemplato dalla concessione affidata nel 2012 che prevedeva investimenti di 253.888 euro con conclusione lavori nel 2018 e di 797.445 euro con conclusione lavori nel 2021. Per un totale di 1.051.333 euro che, ipotizzando una rettifica dei prezzi dal 2013 a oggi e tenendo presente l’aumento del costo delle materie prime e dell’energia, attualmente rappresenterebbe un investimento di oltre 1.500.000 euro. Mai realizzato”.
“Nel marzo 2021 è stata approvata la “realizzazione di nuovi blocchi ossari prefabbricati all’interno della struttura cimiteriale di San Mauro”. Cioè, la realizzazione di ossarietti prefabbricati nel sito di San Mauro per accogliere i defunti esumati, fra i “cascami” di una struttura in rovina. Ripiegamento avvilente di una concessione che prevedeva un ampliamento complessivo del cimitero. Qualche mese dopo, la Cimiteri Signa Srl (Concessionaria dei servizi cimiteriali) ha citato il Comune in giudizio davanti al Tribunale di Firenze per accertare il diritto della società alla revisione del Piano economico-finanziario della concessione e in caso di diniego del Comune di dichiarare il diritto della stessa a recedere dal contratto con un indennizzo di circa 700.000 euro, oltre al 10% della parte del servizio ancora da gestire valutata sulla base del PEF”.
“Epilogo triste – concludono i due consiglieri comunali – di una vicenda che dopo quasi dieci anni di irresponsabilità da parte dell’amministrazione comunale si concluderà con un probabile danno economico che, come sempre, peserà sui cittadini signesi. Sempre nel marzo del 2021 la giunta comunale ha deciso di gestire direttamente la vendita dei loculi, del servizio lampade votive e la parte inerente ai servizi cimiteriali di sepolture, inumazioni, tumulazioni, esumazioni, estumazioni, cura e pulizia dei locali. Attraverso ulteriori due esternalizzazioni: determinando, così, la sovrapposizione di tre gestioni cimiteriali. Ne discende che il Comune di Signa passerà da una gestione esterna dei servizi cimiteriali a tre gestioni esterne scollegate e sovrapposte; di cui una con la spada di Damocle di una citazione in giudizio con l’eventuale richiesta di indennizzo che si può avvicinare al milione di euro. In questo contesto avanza il degrado e aumentano i disagi dei cittadini non solo in relazione al cimitero di San Mauro ma anche per quelli di San Miniato e Lecore. Un disastro. Senza nemmeno il decoro del senso del pudore”.