Uniti per Signa: “Raffica di aumenti Tari, nonostante un piano economico finanziario in diminuzione”

SIGNA – “Stanno arrivando in questi giorni i bollettini di pagamento della prima (scadenza 31 luglio) e della seconda rata (scadenza 30 settembre) della Tari 2025. Con un messaggio generalizzato: una raffica di aumenti per le famiglie signesi. In attesa della terza e ultima rata con scadenza dicembre 2025”: a dirlo sono i consiglieri di […]

SIGNA – “Stanno arrivando in questi giorni i bollettini di pagamento della prima (scadenza 31 luglio) e della seconda rata (scadenza 30 settembre) della Tari 2025. Con un messaggio generalizzato: una raffica di aumenti per le famiglie signesi. In attesa della terza e ultima rata con scadenza dicembre 2025”: a dirlo sono i consiglieri di Uniti per Signa, il capo gruppo Gianni Vinattieri, Monia Catalano e Gabriella Fontani, che poi spiegano: “Gli aumenti registrati sono mediamente ben oltre il 10% rispetto alle prime due rate del 2024 e continuano la catena di aggravi tariffari che va avanti da anni. A fronte di un servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti del tutto inadeguato con ricadute pesanti sul decoro urbano della città e sulla qualità della vita dei cittadini”.

Per poi aggiungere: “Fin qui niente di nuovo rispetto al fallimento politico amministrativo della giunta comunale e del sistema integrato dei rifiuti regionali che coinvolge l’ente territorialmente competente ATO Toscana centro e il gestore Alia. L’elemento in discontinuità rispetto al passato è l’importo del Piano Economico Finanziario (PEF) Tari 2025 che è in diminuzione rispetto a quello del 2024. Ricordando che le risorse previste nel PEF devono essere integralmente fornite dal Comune ad Alia e che l’importo complessivo va diviso, in parti diverse, fra tutte le utenze, bisogna evidenziare che lo stanziamento Tari 2024 era di 5.146.139 euro mentre quello Tari 2025 pari a 4.860.815 euro. Se si considera che ogni Comune deve versare un obolo del 5% della tariffa alla Città Metropolitana di Firenze, l’importo Tari 2024 era pari a 5.403.446 euro e quello Tari 2025 pari a 5.103.856 euro. Quindi 300.000 euro in meno a carico degli utenti”.

“Nonostante questo, però, – aggiungono – le tariffe arrivate in queste ore colpiscono ancor più pesantemente i cittadini. Cerchiamo di capirne il motivo. Due interpretazioni. La prima: nella terza rata a conguaglio di dicembre ci sarà una compensazione e le tariffe complessivamente diminuiranno. Oppure non aumenteranno. Teoria debole perché avrebbe poco senso colpire i cittadini con le prime due rate in aumento. La seconda, più fondata, trova origine nel rendiconto 2024 (approvato nell’aprile 2025) del Comune di Signa da cui risulta che a fronte di un accertamento di 5.128.363 euro Tari 2024 ne sono stati incassati solo 2.685.659 euro: con il 48% di evaso. A questo si aggiunge la cronica incapacità dell’amministrazione comunale nel recupero dell’evasione fiscale”.

“Il meccanismo della Tari – concludono – prevede che, in caso di evasione, chi paga debba farsi carico anche di coloro che non lo fanno. Da qui l’esigenza di ricalcolare al rialzo le rate Tari. Al di là delle analisi che si possono fare, rimangono alcuni punti fermi. Il primo: una nuova batosta Tari è arrivata ai cittadini signesi. Il secondo: a fronte di progressivi aumenti della tariffa il servizio rimane inadeguato. Il terzo: nel 2024 il 48% degli utenti ha evaso il pagamento della tariffa. E su tutto questo si staglia l’ombra della Taric che comporterà un “drammatico” aumento dei costi per famiglie e imprese e verrà approvata senza alcun confronto con la comunità signese il prossimo 30 luglio”.