Uniti per Signa: “Tutti fuori da undici luoghi pubblici e verdi di Signa. E chi controlla?”

SIGNA – “Con un’ordinanza del 3 agosto la giunta comunale chiude undici luoghi pubblici e verdi da mezzanotte alle sette del mattino fino al 15 ottobre”. E’ l’affondo del gruppo consiliare Uniti per Signa, del capo gruppo Gianni Vinattieri, Matteo Mannelli e Chiara Di Bella, che aggiungono: “Giardini pubblici ma anche piazze; luoghi nati per […]

SIGNA – “Con un’ordinanza del 3 agosto la giunta comunale chiude undici luoghi pubblici e verdi da mezzanotte alle sette del mattino fino al 15 ottobre”. E’ l’affondo del gruppo consiliare Uniti per Signa, del capo gruppo Gianni Vinattieri, Matteo Mannelli e Chiara Di Bella, che aggiungono: “Giardini pubblici ma anche piazze; luoghi nati per l’incontro e la socializzazione: Stadio del Bisenzio, zona dei giardini del Crocifisso, giardini pubblici di via delle Bertesche, giardini di piazza della Repubblica, piazza Don Armido Pollai, giardini di via Longobucco, via Catarzi e via Vangi, giardini di via De Amicis, giardini di via Mascagni, giardini di via Giovanni Paolo II, giardini di via Maromme e tutte le aree verdi segnalate”.

“Provvedimento durissimo. Una stretta senza precedenti all’accesso dei cittadini alle aree pubbliche. Eppure, senza strumenti per raggiungere gli obiettivi che si prefigge. Con la conseguenza di aumentare le zone franche per la maggioranza dei cittadini. Senza arginare le piccole frange che disturbano o, peggio, delinquono. Come nell’ultimo atto (forse) vandalico dell’incendio degli attrezzi ludici dei giardini di via delle Bertesche. Avvenuto, però, in pieno pomeriggio e non fra la mezzanotte e le sette del mattino. Conferma che per un controllo più completo del territorio servono mezzi tecnologici avanzati (telecamere) e personale dedicato all’analisi dei dati raccolti. Ma l’elemento critico dell’ordinanza si riassume in poche parole: a fronte di misure tanto, eccessivamente, severe chi ne controllo il rispetto?”.

“In una nota il vice-sindaco Marinella Fossi parla di “cartelli segnaletici” e “forze dell’ordine preposte”. Ma a chi si riferisce? I Carabinieri del Comando di Signa dipendono dal Ministro della Difesa e non dalla giunta comunale. E devono svolgere funzioni ampie su un territorio esteso per essere dedicati ad un singolo, quanto di difficile copertura, aspetto amministrativo signese. La Polizia municipale deve portare avanti impegni sproporzionati rispetto alle forze di cui dispone: solo 11 componenti di cui tre coordinatori (compreso il comandante) e quattro effettivi operativi al 100%. Risultato di politiche che da anni non considerano come prioritaria la sicurezza urbana. Numero di vigili talmente ridotto da non permettere alcun turno notturno. E allora l’ordinanza rischia di non sortire risultati facendo perdere autorevolezza alle istituzioni. E diminuire il grado di socialità già compromesso in un Comune che rischia la deriva dell’area dormitorio”.