Uno slogan per “Cosa fa la differenza”: rinviata la premiazione

CALENZANO – E’ stata rinviata a data da definire la premiazione del concorso per le scuole “Uno slogan per Cosa fa la differenza”, che avrebbe dovuto tenersi il 25 novembre, in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne. “Le alunne e gli alunni di Calenzano hanno fatto un lavoro bello e profondo – ha detto […]

CALENZANO – E’ stata rinviata a data da definire la premiazione del concorso per le scuole “Uno slogan per Cosa fa la differenza”, che avrebbe dovuto tenersi il 25 novembre, in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne. “Le alunne e gli alunni di Calenzano hanno fatto un lavoro bello e profondo – ha detto l’assessore alle pari opportunità Laura Maggi – e ci dispiaceva ridurre la premiazione ad un momento online, nel quale non avremmo avuto modo di apprezzare a pieno i loro lavori. Pertanto abbiamo deciso congiuntamente di rimandare tale momento, a quando sarà possibile farlo in presenza”. Il Comune, l’Istituto Comprensivo e l’Associazione Sale in Zucca, promotori dell’iniziativa, hanno deciso di rimandare la premiazione a quando la situazione sarà migliorata e si potrà tornare a organizzare eventi.

“In questo momento storico crediamo che sia ancora più importante parlare di pari opportunità – hanno commentato dall’associazione Sale in Zucca -. Gli scorsi anni, nello scegliere le attività da proporre alle ragazze e ai ragazzi della scuola, non abbiamo mai legato il concetto “pari opportunità” soltanto al rapporto uomo/donna, ma abbiamo sempre cercato di analizzarlo e affrontarlo da tutte le sue sfaccettature. Oggi le facce di questo poliedro sono aumentate, parlare di pari opportunità significa anche dare a tutta la popolazione, giovani e meno giovani le stesse opportunità di guarigione, agli studenti e alle studentesse stesse opportunità di accedere alla cultura e alla formazione, a tutti i lavoratori l’opportunità di ricevere uno stipendio, a tutte le categorie lavorative l’opportunità di percepire aiuti, a tutte le donne abusate l’opportunità di essere accolte quando il compagno le isola ancora di più del virus. A tutte le persone l’opportunità di vivere con dignità e libertà intellettuale. Il non poter svolgere le attività previste dal progetto ci affranca, ma siamo anche fiduciosi del fatto che presto potremo riprendere ad incontrarci, a confrontarci, a crescere insieme”.