Uno spettacolo che parla dei diritti sul lavoro: venerdì 17 al Teatrodante Carlo Monni arrivano Paolo Jannacci e Stefano Massini

CAMPI BISENZIO – Una serata di emozioni e riflessioni sociali in “L’uomo nel lampo”, il nuovo spettacolo di teatro-canzone ideato e interpretato da Paolo Jannacci e Stefano Massini, da poco nominato nuovo direttore artistico del Teatro della Toscana, accompagnati dal trombettista Daniele Moretto. Appuntamento quindi venerdì 17 gennaio alle 21 al Teatrodante Carlo Monni che ospiterà un evento unico […]

CAMPI BISENZIO – Una serata di emozioni e riflessioni sociali in “L’uomo nel lampo”, il nuovo spettacolo di teatro-canzone ideato e interpretato da Paolo Jannacci e Stefano Massini, da poco nominato nuovo direttore artistico del Teatro della Toscana, accompagnati dal trombettista Daniele Moretto. Appuntamento quindi venerdì 17 gennaio alle 21 al Teatrodante Carlo Monni che ospiterà un evento unico che intreccia musica, narrazione e impegno sociale per affrontare con profondità e sensibilità il tema delle morti sul lavoro. Dopo avere conquistato il pubblico dell’Ariston al 74° Festival di Sanremo, Jannacci e Massini uniscono le loro voci in uno spettacolo che parla al cuore e alla mente, richiamando l’attenzione su una piaga spesso trascurata: le cosiddette “morti bianche”. Al centro della serata ci sarà il brano “L’uomo nel lampo” (edito da Ala Bianca Group), un’intensa testimonianza che dà anche il titolo allo spettacolo, raccontando con delicatezza ed emotività il dramma di un padre strappato troppo presto alla vita da un incidente sul lavoro. Ad anticipare lo spettacolo alle 18,30 la presentazione dei libri “Troncamacchioni” (Feltrinelli 2024) e “Amianto, una storia operaia” (Alegre, 2024) con l’autore Alberto Prunetti e Andrea Bacci, presidente della Fondazione Accademia dei Perseveranti (l’evento è inserito all’interno di Ca.Ra. Campi racconta – Libri di stagione).

Si tratta di un dialogo in musica. C’è un padre morto giovanissimo in un incidente sul lavoro, uno di quelli che funestano le nostre cronache, senza far notizia al punto tale che neppure destano più scandalo perché il lavoro è diventato un far west e i diritti sono un lusso. L’assuefazione alle cosiddette morti bianche è ormai un dato di fatto e con questo brano di teatro-canzone tentiamo di sollevare il velo della narcosi. La canzone è un piccolo ritratto di vita, drammatica perché cristallizza un dialogo impossibile: da quella fotografia appesa in salotto il padre non smette mai di parlare al figlio, che nel frattempo cresce nella leggenda di quel papà morto dentro un lampo. Info: 055 8940864 – WhatsApp 3463038170 – biglietteria@teatrodante.itwww.teatrodante.it.