UPS: “Cimiteri, gravissimo che l’amministrazione comunale si faccia dettare la linea politica dal concessionario privato”

SIGNA – Quello sui cimiteri di Signa è un dibattito che non si ferma. Dopo le precisazioni di ieri da parte della Cimiteri di Signa srl, società che appunto li ha in gestione come concessionario privato, oggi è arrivata la presa di posizione di Uniti per Signa che sull’argomento ha inviato un comunicato, rivolgendo al […]

SIGNA – Quello sui cimiteri di Signa è un dibattito che non si ferma. Dopo le precisazioni di ieri da parte della Cimiteri di Signa srl, società che appunto li ha in gestione come concessionario privato, oggi è arrivata la presa di posizione di Uniti per Signa che sull’argomento ha inviato un comunicato, rivolgendo al tempo stesso delle “domande” all’amministrazione comunale. “Premesso che la nota di Cimiteri Signa Srl non tocca minimamente le posizioni e gli interventi di Uniti Per Signa, – si legge nel comunicato – visto che hanno come interlocutori politici sindaco, giunta, maggioranza consiliare e i loro atti amministrativi, è gravissimo e inaudito che l’amministrazione comunale signese si faccia dettare la linea politica dal concessionario privato su cui dovrebbe svolgere funzioni di controllo e vigilanza”.

“Detto questo, ribadiamo quanto espresso in precedenza, ovvero perché viene predisposta una gara pubblica che prevede un contributo a carico del Comune di 250.000 euro più un progetto esecutivo già finanziato per 151.507,37 euro per un totale di potenziali 401.507,37 euro dei cittadini signesi? Perché, a fronte di manufatti dei cimiteri in condizioni disastrose viene posto a base di gare un contributo di soli 12.500 euro in 5 anni a carico del concessionario privato per la manutenzione ordinaria dell’esistente? Perché il Comune si impegna a versare al concessionario privato dal 2022 al 2029 la somma di 120.000 euro all’anno per un totale di 960.000 euro che andranno a detrimento dei servizi erogati ai cittadini?”.

E poi ancora: “Perché dopo l’aggiudicazione della concessione, nel 2015, vengono approvate dal consiglio comunale deliberazioni indirizzate a favorire il soggetto privato ed a restringere i diritti dei cittadini? Obbligo di pagamento preventivo della tariffa di esumazione da corrispondere all’atto dell’inumazione; eliminazione dei rimborsi per le rinunce alle concessioni dei loculi. Sulla gestione dei servizi cimiteriali, sulla base di segnalazioni dei cittadini e di dati oggettivi, registriamo sporcizia, incuria, abbandono, deiezioni di topi, pessime condizioni igieniche dei sanitari, ascensori non funzionanti, cappelle monumentali sporche anche durante le celebrazioni istituzionali. Sullo stato delle strutture: intere ali con loculi cadenti, pendenti, puntellate, ringhiere erose alla base dalla ruggine e pericolanti, passaggi pedonali avallati e difficilmente percorribili, tetti di eternit, cornicioni che si staccano, mattoni che cadono, fili e contatti elettrici esposti al contatto delle persone ed alle intemperie”.

A fronte di tutto questo, “il Comune – aggiungono – che ha le competenze di controllo e vigilanza, ritiene che il concessionario rispetti gli standard di qualità garantiti dal controllo di concessione? Ritiene che siano garantite le misure di sicurezza e la sicurezza pubblica? Finora, la giunta incredibilmente ha risposto di ritenere che tutto vada bene: su quali basi? E perché davanti a una serie di inadempimenti oggettivi l’amministrazione comunale non ha mai diffidato il concessionario? Perché, visto che tutti i cronoprogrammi degli interventi sono saltati (l’ampliamento di San Miniato doveva essere concluso nel 2014 e il primo lotto di San Mauro nel 2018), nessuna penale è stata applicata?”.