UPS: “Cimiteri: si perdura nel più grande fallimento politico degli ultimi 15 anni”

SIGNA – “Sindaco, giunta e maggioranza consiliare tutti uniti per difendere il più grande fallimento politico degli ultimi 15 anni, quello relativo ai cimiteri signesi”. E’ dura la presa di posizione dei rappresentanti di Uniti per Signa in consiglio comunale (Gianni Vinattieri, Matteo Mannelli e Chiara Di Bella) dopo il consiglio straordinario di giovedì scorso. Ma anche […]

SIGNA – “Sindaco, giunta e maggioranza consiliare tutti uniti per difendere il più grande fallimento politico degli ultimi 15 anni, quello relativo ai cimiteri signesi”. E’ dura la presa di posizione dei rappresentanti di Uniti per Signa in consiglio comunale (Gianni Vinattieri, Matteo Mannelli e Chiara Di Bella) dopo il consiglio straordinario di giovedì scorso. Ma anche dopo la presa di posizione di ieri dei tre gruppi consiliari a sostegno della giunta: “Un atto di fede – aggiungono – che, ancora una volta e replicando gli interventi consiliari, non dà risposte ed esclude soluzioni ai problemi sollevati. Domande, problemi, degrado che partono dalla decisione politica di affidare a un soggetto esterno l’ampliamento dei cimiteri di San Miniato e San Mauro e la gestione dei servizi cimiteriali. Già nel 2005 i cimiteri erano sostanzialmente saturi: l’amministrazione comunale, di conseguenza, iniziò un percorso amministrativo per il loro ampliamento. Dopo anni di incarichi e confronti con la Soprintendenza, nel 2010 si arriva all’approvazione di un progetto esecutivo dell’ampliamento di San Miniato (151.507,37 euro liquidati) e all’attivazione di un mutuo di più di 900.000 euro poi utilizzato in devoluzione per altre opere. Progetti più finanziamenti ma nel 2012 cambia tutto e si decide di affidare ampliamenti e gestione a un soggetto privato. Con rischio d’impresa pari a zero vista la mancanza di loculi disponibili”.

“Oltre a ciò – aggiungono – perché viene predisposta una gara pubblica che prevede un contributo a carico del Comune di 250.000 euro per un totale di potenziali 401.507,37 euro dei cittadini signesi? Perché, a fronte di manufatti dei cimiteri in condizioni disastrose, viene posto a base di gara un contributo di soli 12.500 euro in 5 anni a carico del concessionario privato per la manutenzione ordinaria dell’esistente? Perché il Comune si impegna a versare al concessionario privato dal 2022 al 2029 la somma di 120.000 euro all’anno per un totale di 960.000 euro? E poi ancora, perché dopo l’aggiudicazione della concessione, nel 2015, vengono approvate dal consiglio comunale deliberazioni indirizzate a favorire il soggetto privato e a restringere i diritti dei cittadini? Obbligo di pagamento preventivo della tariffa di esumazione da corrispondere all’atto dell’inumazione; eliminazione dei rimborsi per le rinunce alle concessioni dei loculi”.

“Sulla gestione dei servizi cimiteriali e sullo stato delle strutture i riscontri sono oggettivi, a fronte anche delle numerose segnalazioni dei cittadini. Ma il Comune, che ha le competenze di controllo e vigilanza, – dicono i tre consiglieri – ritiene che il concessionario rispetti gli standard di qualità garantiti dal controllo di concessione? Ritiene che siano garantite le misure di sicurezza e la sicurezza pubblica? Finora, la giunta ha risposto di ritenere che tutto vada bene: su quali basi? E perché davanti a inadempimenti oggettivi l’amministrazione comunale non ha mai diffidato il concessionario?”.

“Perché, – concludono – visto che tutti i cronoprogrammi degli interventi sono saltati (l’ampliamento di San Miniato doveva essere concluso nel 2014 e il primo lotto di San Mauro nel 2018), nessuna penale è stata applicata? La mozione presentata in consiglio impegnava il sindaco su verifiche nell’interesse dei cittadini: verifica della sicurezza pubblica e urgenti azioni conseguenti; interventi per rimuovere criticità strutturali e gestionali; accertare le cause delle criticità gestionali ed eventuali violazioni del contratto di concessione e della Carta dei servizi funebri e cimiteriali; verificare le ragioni dell’ingiustificato ritardo dell’esecuzione dei lavori di San Mauro; accertare eventuali inadempimenti contrattuali del concessionario e agire conseguentemente. Auspicavamo un momento di svolta per i nostri defunti, per le nostre sensibilità, per la comunità di Signa. Sindaco, giunta e maggioranza hanno scelto di continuare in un fallimento conclamato”.