UPS: “Dalle Cascine ai Renai in bici in un’ottica metropolitana: sindaco e maggioranza dicono di no”

SIGNA – Uniti per Signa punta la propria attenzione sul tema dell’ambiente e del collegamento, “in un’ottica metropolitana”, spiegano il capo gruppo Gianni Vinattieri e i consiglieri comunali Matteo Mannelli e Chiara Di Bella, fra le Cascine e il parco dei Renai tramite pista ciclabile. “Negli ultimi mesi – affermano in un comunicato – la […]

SIGNA – Uniti per Signa punta la propria attenzione sul tema dell’ambiente e del collegamento, “in un’ottica metropolitana”, spiegano il capo gruppo Gianni Vinattieri e i consiglieri comunali Matteo Mannelli e Chiara Di Bella, fra le Cascine e il parco dei Renai tramite pista ciclabile.

“Negli ultimi mesi – affermano in un comunicato – la giunta comunale si è interessata di un sentiero degli etruschi che nessuno conosce e frequenta e della nuova pista ciclabile che lambirà i campi agricoli di via vicinale della Monaca all’insegna di un insensato spreco di denaro pubblico. Senza considerare che da anni è abbandonato al degrado un percorso ciclabile bello, funzionale e strategico in chiave metropolitana: la pista pedo-ciclabile Cascine-Renai. Anzi, sindaco e maggioranza hanno bocciato la nostra proposta per una sua sistemazione e riqualificazione che coinvolgesse la Città metropolitana e il Comune di Firenze. Nell’ottica di una visione più ampia di continuità del tessuto verde-urbano e di grande ed unico Parco metropolitano incardinato sui poli delle Cascine e dei Renai”.

“La pista Cascine-Renai – aggiungono – è lunga 8 chilometri, realizzata in stabilizzato di cava per un costo complessivo di 1.300.000 euro e inaugurata il 23 aprile 2009. Da anni, però, è soggetta a un progressivo deterioramento proprio nel tratto che ricade sul territorio di Signa: con il manto di stabilizzato quasi completamente scomparso e la pista tornata nello stato precedente all’intervento di rifacimento. Con evidenti responsabilità da parte dell’amministrazione comunale”.

“La situazione, come testimoniano anche le fotografie inviate, è fortemente peggiorata dopo le piene del fiume Arno dei mesi di novembre e dicembre 2019 che hanno pesantemente compromesso il tragitto rendendolo non più funzionale, nel tratto di competenza del Comune di Signa, a svolgere il ruolo per cui era stato progettato. Ma nella mozione presentata non abbiamo chiesto un mero intervento dell’amministrazione comunale signese. Abbiamo cercato una soluzione politica al problema. Che passa dal rilancio della pista come asse di un grande Parco metropolitano, che chiede a Firenze di uscire da una dimensione “domestica”, provinciale e assumere in pieno il suo ruolo di Città metropolitana. Che non può chiudersi fra le sue mura ma deve aprirsi alla valorizzazione dei territori. È il rilancio, anche, di un’idea condivisa dell’originalità del parco dei Renai; che ebbe, non a caso, come primo presidente l’ex sindaco di Firenze Mario Primicerio. Legame e sforzo che poi è andato disperso; per miopia politica. Fino al disconoscimento attuale”.

“Per questo – concludono – abbiamo chiesto al consiglio di impegnare il sindaco e la giunta: A promuovere una concertazione con Comune di Firenze, Comune di Campi Bisenzio e Città metropolitana per un’urgente sistemazione e riqualificazione della pista ciclabile; a rilanciare insieme a questi Comuni l’idea di un grande e unico Parco metropolitano. Proposta respinta. La pista declina. E i problemi non trovano soluzioni”.