UPS: “Emergenze sanitarie, con il taglio del medico forti ricadute anche su Signa”

SIGNA – “Il taglio Asl dei merdici per le emergenze sanitarie rischia di avere forti ricadute su Signa”. Uniti per Signa, il capo gruppo Gianni Vinattieri e i consiglieri Matteo Mannelli e Chiara Di Bella, prende posizione nel dibattito, caldo quanto il periodo che stiamo vivendo, dopo che “lunedì 1 luglio, – spiegano – in […]

SIGNA – “Il taglio Asl dei merdici per le emergenze sanitarie rischia di avere forti ricadute su Signa”. Uniti per Signa, il capo gruppo Gianni Vinattieri e i consiglieri Matteo Mannelli e Chiara Di Bella, prende posizione nel dibattito, caldo quanto il periodo che stiamo vivendo, dopo che “lunedì 1 luglio, – spiegano – in un incontro presso la sede della Misericordia di San Mauro, esponenti di Pubbliche Assistenze e Misericordie hanno utilizzato parole durissime contro i tagli dell’Azienda Usl Toscana Centro sul servizio prestato da medici per l’emergenza sanitaria ambulanza: “Basta una e-mail di due righe, biglietto da visita di due burocrati dell’Azienda Sanitaria Toscana Centro, per mettere a rischio i cittadini della Piana fiorentina?…”.

La presa di posizione arriva “dopo l’annunciatissima non copertura della postazione di Campi Bisenzio con ambulanza “medicalizzata”: ridotta alla presenza di un solo mezzo infermieristico. Con effetti a cascata che rischiano di mettere in crisi il sistema dell’emergenza sanitaria della Piana fiorentina. L’esito, d’altronde, era talmente scontato e prevedibile da impegnare la Direzione sanitaria dell’Azienda Usl Toscana Centro da mesi in un tentativo di riorganizzazione della rete di emergenza dei Comuni di Campi Bisenzio, Lastra a Signa e Signa. Con ipotesi sempre meno ambiziose e sempre più indirizzate al mero taglio delle risorse umane. Per non approdare ad alcun risultato”.

“In questo senso – aggiungono i tre consiglieri – va ricordato un incontro presso la sede della Direzione Sanitaria Usl Toscana Centro (Ospedale di Santa Maria Nuova) fra rappresentanti dell’Azienda e sindaci dei tre Comuni tenutosi lo scorso 10 giugno: senza produrre alcun accordo. E nemmeno alcun verbale visto che i partecipanti, dopo quasi un mese, non sono in grado nemmeno di concordare su codesto. A tal proposito, vista la consueta chiusura amministrativa della giunta signese, ci siamo rivolti direttamente alla Direzione sanitaria che ci ha comunicato la non formalizzazione della versione definitiva del verbale con le osservazioni dei sindaci. Dopo un mese appunto. Un fallimento di programmazione e gestione che investe più livelli e responsabilità. E che, da subito, ha due conseguenze che non si limitano al territorio campigiano”.

Entrando nel merito delle conseguenze ipotizzate da Uniti per Signa, “La prima. Senza postazione “medicalizzata” a Campi Bisenzio, quella delle “Signe” (alternativamente un mese presso la Pubblica Assistenza di Signa e un mese presso la Misericordia di Lastra) non dovrà coprire più un’area con 40.000 abitanti ma tutto il comprensivo Lastra-Signa-Campi. Con evidenti difficoltà a mantenere i medesimi standard di un servizio per sua natura particolarmente delicato”.

“La seconda: l’indirizzo dell’Azienda sanitaria è quello di una riorganizzazione della rete di emergenza per i tre Comuni. Con una sola automedica in luogo di due “medicalizzate”. Logica vorrebbe che il medico venisse assegnato a Signa in quanto Comune “baricentrico” fra Lastra e Campi. Ma, come insegna la vicenda del Presidio Sanitario Asl, la politica ha altre regole e c’è il rischio che finisca per penalizzare proprio il nostro Comune. Esito possibile. Ma da scongiurare: con il contributo di tutti”.