UPS: “Ex caserma di via Mazzini, 112.000 euro di canoni pregressi e 14.300 euro l’anno al Demanio: fino a quando?”

SIGNA – “La faticosa storia fra il Comune di Signa e l’ex caserma dei Carabinieri continua a portare nuove sorprese: costose e non positive”: lo dice, in una nota, il gruppo consiliare Uniti per Signa. “Un recupero difficile – continua il comunicato – segnato da due perizie di variante con il consueto corollario relativo al […]

SIGNA – “La faticosa storia fra il Comune di Signa e l’ex caserma dei Carabinieri continua a portare nuove sorprese: costose e non positive”: lo dice, in una nota, il gruppo consiliare Uniti per Signa. “Un recupero difficile – continua il comunicato – segnato da due perizie di variante con il consueto corollario relativo al dilatamento dei tempi di conclusione lavori e dei costi complessivi; arrivati a superare nettamente il milione e trecentomila euro. Storia degli anni passati e dei mesi avvenire. L’ultima cattiva notizia, però, riguarda i canoni di locazione dell’immobile. Nel 2010 il Comune di Signa ha stipulato, per l’immobile, un contratto di locazione con il Demanio a canone agevolato: importo annuo di 14.300 euro per la durata di 19 anni. Quindi, dal 2010 al 2029 per un importo complessivo di 271.700 euro. Contestualmente, nel 2014, viene deliberata l’acquisizione a “titolo non oneroso” al patrimonio comunale dell’ex caserma di via Mazzini. Nei dibattiti consiliari dell’epoca la discussione fu incentrata sulla modalità di pagamento dei 271.700 euro di canoni di locazione: quote annuali o loro accorpamento per importi superiori. Dibattito senza esiti definitivi e ben presto uscito dall’agenda politico-amministrativa. Fino ad una variazione di bilancio deliberata dal consiglio comunale l’8 novembre scorso che, fra le altre cose, prevede minori trasferimenti erariali per circa 112.000 euro a copertura dei canoni non riscossi dal demanio relativamente all’immobile “ex Caserma dei Carabinieri di via Mazzini numero 5”.

“In sintesi, per motivi non spiegati, – spiega il capo gruppo Gianni Vinattieri – il Comune di Signa non ha pagato per sette anni i canoni dovuti. Fino al richiamo ad adempiere agli impegni pregressi e futuri dovuti da parte del Demanio. Da qui la presentazione di un’interrogazione, il 22 novembre scorso, del gruppo di Uniti Per Signa per chiedere al sindaco e alla giunta se “il Comune di Signa dovrà pagare il canone agevolato per l’ex caserma fino al 2029 o oltre”. La risposta è stata laconica e, per certi aspetti, inquietante: il canone di 14.300,00 euro dovrà essere pagato sicuramente fino al 2029; dopo ancora non è dato saperlo”.

“Da cui – aggiunge Vinattieri – emergono alcune considerazioni. Innanzitutto una conduzione approssimativa del recupero dell’ex caserma che ha determinato un’abnorme dilatazione dei tempi e dei costi (oltre un milione e trecentomila euro) a cui si sommano i minori trasferimenti per canoni pregressi (112.000 euro) e un’ipotesi futura di decine di euro all’anno per la gestione del Museo della paglia che sarà trasferito all’interno dell’immobile. In secondo luogo sconcerta la cessazione di canoni dovuti al Demanio almeno fino al 2029 per sette anni: come è potuto accadere? E soprattutto, si pensava che nessuno potesse richiederli? Un approccio di questo genere è compatibile con una saggia gestione politica e amministrativa?”.

“E infine, – conclude Vinattieri – come è possibile che un’amministrazione comunale stipuli un contratto a canone agevolato per un importo annuo di 14.300 euro dal 2010 al 2029 e, a tutt’oggi, non abbia contezza se, altresì, dovrà pagarlo, nella formula dei minori trasferimenti erariali, vita natural durante? E se il Comune dovrà effettivamente pagare il canone agevolato annuale al Demanio per sempre, che valore ha la deliberata acquisizione a titolo non oneroso al patrimonio disponibile comunale dell’immobile ex caserma di via Mazzini 5?”.