UPS: “Farmacia comunale, i sacrifici dei signesi “in dote” ad Apoteca Natura spa”

SIGNA – Resta sempre acceso il dibattito sulla farmacia comunale di Signa, anche in seguito al consiglio comunale dei giorni scorsi. Come dimostrano le parole dei tre consiglieri di Uniti per Signa, il capo gruppo Gianni Vinattieri, Matteo Mannelli e Chiara Di Bella. “A causa di scelte sbagliate delle giunte comunali, – spiegano in una […]

SIGNA – Resta sempre acceso il dibattito sulla farmacia comunale di Signa, anche in seguito al consiglio comunale dei giorni scorsi. Come dimostrano le parole dei tre consiglieri di Uniti per Signa, il capo gruppo Gianni Vinattieri, Matteo Mannelli e Chiara Di Bella. “A causa di scelte sbagliate delle giunte comunali, – spiegano in una nota – i signesi hanno dovuto pagare costi alti e rinunciare ad opportunità importanti per gestire la farmacia comunale attraverso l’ingresso della compagine societaria di Farmapiana. Costi e rinunce che ora, con un’operazione tanto silente quanto insidiosa, rischiano di essere portati in dote a una società privata che gestisce, con quota dell’80%, ventuno farmacie comunali fiorentine: Apoteca Natura Spa. Il fatto che maggioranza e sindaco abbiano bocciato una nostra mozione indirizzata a sventare questo scenario conferma quanto il rischio che si concretizzi sia reale e quanto le trattative siano avanzate”.

“Per chiarire – aggiungono – una breve ricostruzione cronologica. Nel 2010 la giunta comunale, a seguito del superamento dei 18.000 abitanti, ha revisionato la pianta organica delle farmacie prevedendo l’istituzione della nuova e quinta farmacia. Nel settembre del 2011 il consiglio comunale ha approvato di esercitare il diritto di prelazione della nuova sede farmaceutica: una farmacia comunale che si aggiunge alle restanti quattro farmacie private. Nel dicembre del 2011 è stata scelta come forma di gestione della nuova farmacia comunale quella mediante partecipazione alla società di capitali Farmapiana Spa ritenendo “Opportuno che la società di gestione sia costituita con soli capitali pubblici derivanti da Enti locali, per garantire una funzione diversa e specifica nel mercato locale”. Nel 2012 il consiglio comunale ha approvato Statuto e Contratto di servizio di e con Farmapiana: concessione di durata addirittura di 48 anni (fino al 2060), conferimento della sede farmaceutica al prezzo stracciato di 570.000 euro (per una farmacia con potenziale fatturato di 2 milioni di euro), ulteriore esborso di 100.000 euro a Farmapiana finanziato con la fiscalità generale dei signesi. Infine nel 2017 si è conclusa la realizzazione di un’operazione incomprensibile nell’ottica dell’interesse della comunità amministrata fissando il canone concessorio annuo a favore del Comune a soli 48.477 euro all’anno fino al 2060: sede a saldo, spese aggiuntive, concessione di quasi 50 anni e una miseria di canone di concessione”.

“Situazione paradossale anche se paragonata con i Comuni limitrofi e paritetici. A Lastra a Signa la gestione della nuova farmacia comunale viene affidata con gara a evidenza pubblica: la concessione ha durata di 18 anni e non di 48; si incassa 1.200.000 euro a fondo perduto per la sede farmaceutica; al Comune va l’8% e non il 2% sul fatturato per almeno 180.000 euro all’anno invece dei 48.477 euro di Signa. Dato questo stato di cose, sarebbe stato urgente un confronto fra Comuni soci e Farmapiana per una revisione di concessione e del contratto di servizio tesa all’erogazione di nuovi servizi e a canoni concessori meno umilianti per il Comune di Signa”.

“E invece la giunta ha deliberato di dare un mandato esplorativo a Farmapiana per gestire le farmacie comunali della Città Metropolitana di Firenze in forma aggregata con la società mista pubblico-privata Farmacie fiorentine Spa: con il socio pubblico, il Comune di Firenze, con il 20% delle quote e il socio privato, Apoteca Natura Spa, con l’80% delle quote. Aggregazione che renderebbe il Comune di Signa irrilevante nella gestione della farmacia comunale sia nei confronti di Firenze sia, soprattutto, del socio privato Apoteca Natura e determinerebbe il venir meno di tutte le motivazioni politiche ed amministrative che nel 2011 hanno portato l’ente a esercitare il diritto di prelazione ai fini della titolarità ed esercizio della nuova farmacia comunale”.

“In sintesi le tante elargizioni, figlie di scelte sbagliate dell’amministrazione, fatte dai signesi per la gestione della farmacia comunale, sarebbe portate in dote ad un soggetto privato non espressione del territorio. Per questo abbiamo proposto di impegnare il sindaco e la giunta a comunicare a Farmapiana la non disponibilità del Comune di Signa a una gestione aggregata con Farmacie Fiorentine A.Fa.M. S.p.A. (Apoteca Natura 80%, Comune di Firenze 20%). Proposta bocciata dalla maggioranza consiliare: indice, inquietante, di trattative ormai avanzate. Sicuramente non nella direzione dell’interesse dei cittadini signesi. Ma in linea con gli interessi di partito”.