UPS: “Giustizia sociale e solidarietà digitale: a Signa serve Internet per tutti”

SIGNA – L’emergenza sanitaria sta cambiando abitudini consolidate, convivenza civile, lavoro e studio delle persone. Siamo, nel giro di poche settimane, passati da un equilibrio consueto a una contingenza tutta da decifrare. Che porta con sé nuovi problemi e nuove cause che acuiscono le distanze sociali. Grande tema è quello della connettività digitale: il collegamento a Internet. […]

SIGNA – L’emergenza sanitaria sta cambiando abitudini consolidate, convivenza civile, lavoro e studio delle persone. Siamo, nel giro di poche settimane, passati da un equilibrio consueto a una contingenza tutta da decifrare. Che porta con sé nuovi problemi e nuove cause che acuiscono le distanze sociali. Grande tema è quello della connettività digitale: il collegamento a Internet. Il Covid-19, la quarantena, l’isolamento sociale hanno amplificato l’utilizzo del collegamento. Soprattutto, ma non solo, per certi campi:

Parte da qui l’iniziativa di Uniti per Signa, che prende in esame tre aspetti della vita di tutti noi: il lavoro, l’approvvigionamento di generi indispensabili e non, la scuola. “In tutte queste nuove relazioni che così velocemente si sono instaurate e acuite, – dicono i tre consiglieri comunali, il capo gruppo Gianni Vinattieri, Matteo Mannelli e Chiara Di Bella –  due sono gli elementi essenziali: la possibilità di connettersi a Internet; avere strumenti come Pc, tablet, cellulari in grado di sfruttare la connettività digitale”.

“Ne consegue – aggiungono – che anche le distanze sociali (e non i distanziamenti) e le loro cause devono essere riconsiderate. Come le politiche di perequazione. Se la nuova situazione trova sbocco in una nuova centralità dei collegamenti da remoto tramite apparecchi elettronici e connessione Internet, coloro che non potranno permetterseli rimarranno inevitabilmente indietro: con nuove e maggiori ingiustizie sociali, nel lavoro, nella scuola, nella qualità della vita. La politica ha come propria missione anche la giustizia sociale, la parità delle condizioni di partenza. Che il Comune può favorire con misure anche di solidarietà digitale”.

In che modo? “In particolare, organizzandosi per consegnare gratuitamente a chi ne fa richiesta Hot Spot mobili per assicurare la connettività a chi non ne ha le possibilità economiche; creando una rete di solidarietà digitale mettendo in contatto chi può prestare Pc o Tablet gratuitamente a chi, invece, non ha i mezzi per acquistarli; favorendo Wi-fi private aperte come gesto di solidarietà per chi non ha la connessione. Sono politiche comunali che coniugano investimenti per le fasce più deboli della società con l’organizzazione di reti solidali fra cittadini”.

“Particolare attenzione va data al problema della didattica a distanza: bisogna censirne lo svolgimento sul territorio comunale per individuare eventuali lacune strumentali che in alcuni casi potrebbero determinare ritardi formativi difficili da recuperare per gli studenti. Nell’attesa degli investimenti stanziati dal Miur bisogna garantire a ogni studente la possibilità di avere un Pc o un Tablet e una connessione Internet: utilizzando, come proposto precedentemente, Hot Spot mobili, ma, eventualmente, anche fornendo chiavette internet. Il tutto con investimenti importanti ma poco onerosi. D’altronde – concludono – con una variazione di bilancio in via d’urgenza (delibera di giunta comunale numero 37 del 25 marzo scorso) la giunta comunale ha aumentato spese correnti per attività culturali, protezione civile e salute per un totale di 83.000 euro tagliando altri capitoli di bilancio: segno che gli interventi proposti possono essere presi in considerazione in compatibilità con l’equilibrio economico-finanziario”.