UPS: “Le esternalizzazioni di trasporto scolastico e asilo sono un fallimento politico dell’amministrazione comunale”

SIGNA – Le esternalizzazioni di trasporto scolastico e asilo nel mirino di Uniti per Signa. In un lungo comunicato, i tre consiglieri comunali, il capo gruppo Gianni Vinattieri, Matteo Mannelli e Chiara Di Bella, spiegano il loro punto di vista. “Dopo che a settembre il sindaco ne aveva smentito le ipotesi, dopo, altresì, le prime […]

SIGNA – Le esternalizzazioni di trasporto scolastico e asilo nel mirino di Uniti per Signa. In un lungo comunicato, i tre consiglieri comunali, il capo gruppo Gianni Vinattieri, Matteo Mannelli e Chiara Di Bella, spiegano il loro punto di vista.

“Dopo che a settembre il sindaco ne aveva smentito le ipotesi, dopo, altresì, le prime previsioni contenute nel Documento Unico di programmazione di dicembre, nel consiglio comunale del 23 maggio le esternalizzazioni sono state approvate: quella totale del trasporto pubblico e quella parziale del servizio nido d’infanzia. Con un dato oggettivo: il fallimento politico dell’amministrazione comunale. Perché le esternalizzazioni in questione non sono una scelta ideologica ma il risultato dell’incapacità di programmazione e gestione; della superficialità e della negligenza nell’esercizio dell’amministrazione della cosa pubblica”.

“Per quanto riguarda il traspoto scolastico, dopo decenni di abbandono che lo hanno portato allo sfilacciamento e al degrado, non c’è nessun investimento in risorse umane e strumentali. Con un servizio affidata a 4 autisti (un quinto è andato in pensione ad aprile) e 5 automezzi: uno immatricolato nel 2000, uno nel 2002, un altro nel 2005 e due nel 2010. Per giustificare la scelta politica, si omette di considerare la trascuratezza gestionale che ha consumato le risorse e ci si affida al libero mercato come fosse una ricetta salvifica a costo zero: “minori oneri organizzativi, minore costi manutenzione automezzi, minori costi rifornimento carburante”…”.

Inoltre, “se l’attuale parco automezzi presenta una vetustà ventennale, si elaborano raffronti di contabilità finanziaria fra la gestione diretta e quella esternalizzata inserendo nella prima un investimento di 340.000 euro per sostituire 4 automezzi su 5 in soli tre anni: un soprassalto di investimenti per giustificare la via dell’esternalizzazione. C’è, poi, il grande problema della ricollocazione degli autisti: rimarranno, per fortuna, nell’organico comunale. Quindi nessuna economia di spesa per reddito dipendenti. Ma professionisti che per tutta una vita lavorativa hanno esercitato delle specifiche competenza dove e come saranno impiegati: operai specializzati nell’ambito della manutenzione? Amministrativi con funzioni impiegatizie?”.

I tre consiglieri poi aggiungono: “A queste domande nessun esponente della giunta ha saputo rispondere; segno evidente che si naviga a vista. Ma nell’incontro fra parte pubblica e rappresentanze sindacali si escludono forme di mobilità e si chiarisce che prima verranno le esigenze dell’amministrazione e dopo le preferenze dei lavoratori. Fra le ragioni alla base della gestione esterna si citano anche il recupero di spazi (occupati dagli automezzi) nel magazzino comunale e i ricavi della vendita dell’attuale e degradato parco macchine: indice della inconsistenza e della strumentalità dell’atto”.

Viene invece esternalizzato in forma parziale il servizio asilo nido, “con l’impiego degli attuali dipendenti a tempo indeterminato in orario mattutino e quello della futura individuata cooperativa esterna in orario pomeridiano. La proposta dell’amministrazione utilizza parole inclementi per descrivere lo stato del servizio fin qui erogato: “La fotografia del personale educativo comunale in servizio e la sua età media avanzata ci restituisce prognosticamente una maggiore incidenza delle assenze per malattie e per la cura dei parenti (Legge 104). Nel prossimo futuro la situazione è destinata ad un progressivo peggioramento a fronte di due pensionamenti, che porterà a una crisi gestionale irreveersibile”.

“Con l’esternalizzazione della copertura pomeridiana si aumentano i posti dei moduli a tempo pieno, portati a un totale di 36 su 50, e si diminuiscono quelli mattutini; da 24 attuali a 14. Con le seguenti criticità: i bambini avranno personale educatore ed esecutore promiscuo dipendenti Comune – dipendenti cooperativa diversificato fra orario mattutino e pomeridiano; non saranno riassunti tre educatori e un esecutore a tempo determinato; rispetto alle richieste presentate negli ultimi due anni scolastici ci saranno molte esclusioni di domande per il modulo mattutino i cui posti sono stati ridotti a 14; la gestione esterna non può garantire né la continuità né la “fidelizzazione” del dipendente comunale che garantisce una risposta più adeguata alle necessità del cittadino. Inoltre bisogna ricordare che dopo più di dieci anni si è aperto un nuovo asilo, sito a San Mauro, di 50 posti; tali da non rispondere alle richieste della cittadinanza”.

“Infine – concludono – è logica conseguenza dell’indirizzo intrapreso, cioè la non volontà d’investire in risorse umane per il servizio asilo nido, che la deliberata esternalizzazione parziale, nei prossimi anni, sfocerà in una esternalizzazione totale. Direzione confermata anche dalla volontà, da subito nell’ambito della redazione del capitolato, di inserire forme di sostituzione anche del personale dipendente in servizio mattutino da parte dell’affidatario esterno”.