UPS: “Lo stadio a Signa? Solo un attacco a Campi per conto di Nardella”

SIGNA – Si infiamma – e non poco – il dibattito sull’ipotesi di realizzare il nuovo stadio a Signa, nell’area che confina con la stazione di San Donnino. Con una presa di posizione del gruppo consiliare Uniti per Signa che sicuramente farà discutere. “La proposta di uno Stadio a Signa è poco seria, – si […]

SIGNA – Si infiamma – e non poco – il dibattito sull’ipotesi di realizzare il nuovo stadio a Signa, nell’area che confina con la stazione di San Donnino. Con una presa di posizione del gruppo consiliare Uniti per Signa che sicuramente farà discutere.

“La proposta di uno Stadio a Signa è poco seria, – si legge in una nota – inconsistente, inesistente, irreale? Si. Ma non solo. È una precisa manovra politica interna allo scontro nel PD metropolitano: un attacco alla proposta di Campi Bisenzio per conto di Nardella. Lavoro sporco per la giunta fiorentina. Con Signa in un ruolo di subordinazione politica”.

Uniti per Signa poi fa un passo indietro, all’estate del 2010, quando i proprietari della Fiorentina erano i Della Valle: “L’inchiesta sulla previsione dell’impianto a Castello era già partita e, oramai, eravamo in una fase avanzata di impasse. Un settimanale del territorio chiese agli amministratori locali della Piana se ritenessero ci fossero delle alternative per il nuovo stadio sui territori da loro amministrati. In modo inconsueto per Signa non rispose il sindaco Alberto Cristianini ma l’allora assessore alla cultura e pubblica istruzione Giampiero Fossi che propose i Renai. A distanza di dieci anni lo stesso Fossi, ora sindaco, ripropone la stessa area. La ripropone, ovviamente, solo mediaticamente e non con atti amministrativi. E in dieci anni cosa è stato fatto per passare da “sogno” a realtà? Quale atto è stato approvato? Quale programmazione è stata pianificata? Quale proposta è stata avanzata alle proprietà della ACF Fiorentina? E inoltre, senza entrare nelle criticità della zona, il Comune di Signa, cosa rarissima e grave, ha, da mesi o anni, tutti gli strumenti urbanistici scaduti: Piano Strutturale e Piano Operativo. Si pensa di renderli efficaci nel giro di qualche ora? E se Commisso non può attendere i tempi di Firenze può attendere i biblici tempi signesi?”.

“Ma andiamo oltre. In un’intervista (a Fiorentina News) il sindaco Fossi, fra le atre cose, afferma che “l’area della Mercafir resta il luogo migliore per lo stadio”. E qui si chiude il cerchio. Nessuna proposta da Signa: perché per Signa l’area migliore è la Mercafir. Ma una manovra politica contro l’unica alternativa reale: quella di Campi Bisenzio. Attacco politico, concordato o no, che svolge per conto di Nardella. E riflette le sempre più evidenti divisioni nel Pd metropolitano (si pensi all’aeroporto con Campi, Sesto, Calenzano contro Firenze). Signa in tutto questo ha vantaggi politici? Difficile dirlo. Mentre è certo che i rapporti con un Comune limitrofo con cui si condividono frazioni come Sant’Angelo a Lecore e San Piero a Ponti, gestioni associate, gestione dei servizi scolastici, partecipazioni come Farmapiana e Qualità e Servizi si faranno più difficili”.

“Al sindaco di Signa – conclude il comunicato – chiediamo la serietà e l’impegno soprattutto per trovare soluzioni idonee alle esigenze dei signesi. Priorità deve essere lo stadio del Bisenzio ancora da risistemare. Con forza Uniti per Signa ha chiesto in consiglio comunale una risposta veloce soprattutto per la ristrutturazione delle tribune. Inoltre è importante ricordare che gli spogliatoi del Centro Sportivo Puskas hanno bisogno di una forte risistemazione e messa a norma. Nell’ambito di costruzione del nuovo tendiamo a richiedere la ristrutturazione dell’esistente”.