UPS: “Rendiconto 2024, risultato economico negativo di quasi 10 milioni. Le criticità finanziarie pregresse si acuiscono”

SIGNA – E’ un’analisi dettagliata quella che il gruppo consiliare Uniti per Signa, il capo gruppo Gianni Vinattieri, e le consigliere Monia Catalano e Gabriella Fontani, traccia in merito al rendiconto di gestione 2024 del Comune di Signa. “L’approvazione, da parte della maggioranza consiliare, – spiegano i tre consiglieri – del rendiconto della gestione 2024 […]

SIGNA – E’ un’analisi dettagliata quella che il gruppo consiliare Uniti per Signa, il capo gruppo Gianni Vinattieri, e le consigliere Monia Catalano e Gabriella Fontani, traccia in merito al rendiconto di gestione 2024 del Comune di Signa. “L’approvazione, da parte della maggioranza consiliare, – spiegano i tre consiglieri – del rendiconto della gestione 2024 evidenzia un risultato economico negativo per circa 10 milioni di euro, l’avanzo disponibile del risultato di amministrazione ridotto ai minimi termini dopo le deliberazioni della Corte dei Conti e le criticità finanziarie pregresse del Comune di Signa che continuano ad acuirsi”.

“Il risultato economico – aggiungono – mette in relazione i ricavi (entrate economiche derivanti da tasse, tributi, contributi e altre fonti) e i costi (spese sostenute per il funzionamento e l’erogazione dei servizi) dell’ente nell’annualità 2024. Un risultato economico negativo per 10 milioni segnala uno squilibrio fra i ricavi e le spese del Comune e, quindi, una critica sostenibilità economica dell’ente. Collegato al risultato economico è lo stato patrimoniale che dal 2023 al 2024 diminuisce di oltre 3 milioni di euro”.

“Per quanto riguarda il bilancio finanziario, dopo le deliberazioni di richiamo della Corte dei Conti a cui l’amministrazione comunale si è dovuta adeguare, la parte disponibile del risultato di amministrazione è ridotta a 520.000 euro: di fatto inutilizzabile. Le decennali criticità finanziarie del Comune continuano ad aumentare. I residui attivi (entrate accertate ma non incassate) arrivano a più di 23 milioni di euro: 16,5 milioni da esercizi precedenti, 6,5 milioni dall’esercizio 2024. Cioè, nel solo 2024 sono stati generati il 28% del totale dei residui attivi. I residui passivi (spese impegnate ma non pagate) arrivano a più di 5 milioni: 1 milione da esercizi precedenti, 4 milioni dall’esercizio 2024. Cioè, nel 2024 sono sati generati residui passivi per il 129% del totale”.

“La prima conseguenza di questo stato di cose – concludono – è che l’ente è costretto ad accantonare, e quindi non utilizzare, risorse in entrata per quasi 18 milioni di euro: un’enormità rispetto ai 520.000 euro di avanzo libero. L’Imu, deliberata alle massime aliquote previste dalla legge, è stata accertata per 4,8 milioni di euro e incassata per 3,5 milioni: con un percentuale di “evasione” del 27%. Molto preoccupante il dato riguardante la Tari. Deliberata in aumento rispetto agli esercizi precedenti, viene accertata per la consistente cifra di 5,13 milioni di euro e incassata per soli 2,7 milioni: con un’evasione del 48% in forte aumento. Ora, visto che il servizio di Alia deve essere integralmente finanziato dal Comune, la metà del non pagato, nel 2024, è stato compensato da ulteriori costi in bolletta per i cittadini virtuosi. Ulteriore ingiustizia di un sistema vizioso. Sempre in termini di “non pagato” l’ente ha accertato un recupero evasione Imu per 1,3 milioni di euro riuscendo, però, a incassare solo 100.000 euro: il 7% del previsto”.