UPS: “San Mauro, nuovi blocchi ossari fra le “rovine” del cimitero. Certificato il fallimento della concessione esterna”

SIGNA – Il cimitero di San Mauro torna al centro del dibattito politico signese. Con una nota di Uniti per Signa, del capo gruppo Gianni Vinattieri e dei consiglieri Matteo Mannelli e Chiara Di Bella, che “trae spunto” dal “22 marzo, data in cui la giunta comunale ha approvato una delibera riguardante la situazione del […]

SIGNA – Il cimitero di San Mauro torna al centro del dibattito politico signese. Con una nota di Uniti per Signa, del capo gruppo Gianni Vinattieri e dei consiglieri Matteo Mannelli e Chiara Di Bella, che “trae spunto” dal “22 marzo, data in cui la giunta comunale ha approvato una delibera riguardante la situazione del cimitero di San Mauro. Che certifica, però, il definitivo fallimento della concessione esterna alla Cimiteri Signa Srl. In particolare, la delibera approva il progetto esecutivo dei lavori di realizzazione dei nuovi blocchi ossari prefabbricati all’interno della struttura cimiteriale: 60.000 euro di costo complessivo, ossari da collocare nel seminterrato ristrutturato, progettazione interna all’amministrazione comunale”.

“Quindi – aggiungono i tre consiglieri – non il tanto atteso intervento di ristrutturazione, recupero e ampliamento del disastrato cimitero di San Mauro ma il posizionamento di ossari prefabbricati fra le sue “rovine”. Anzi, nel locale seminterrato della parte vecchia della struttura. Cerchiamo, allora, di chiarire la situazione e di capirne le implicazioni. Innanzitutto, al di là delle opacità della deliberazione, individuiamo la motivazione di una decisione che appare improvvisa.

Come noto, il cimitero di San Mauro è, da anni, saturo. Non solo mancano loculi disponibili ma anche spazi per le sepolture in terra. Visto lo stallo relativo al suo ampliamento, in queste settimane il concessionario sta procedendo alle esumazioni. Da cui si pone un problema: in assenza di ossari dove vengono collocate le salme? Primo punto non marginale da chiarire. Foriero di conseguenze delicate. Perché non è pacifico dove le salme già esumate siano state situate”.

“La situazione, quindi, si configura come un’emergenza comunale. A cui la giunta ha pensato di rispondere con un provvedimento d’urgenza per la realizzazione di ossari prefabbricati. Segno inequivocabile di approssimazione e mancata programmazione. Che apre a nuovi e confusi scenari. L’amministrazione comunale, infatti, ha impegnato direttamente 60.000 euro e nominato due progettisti interni, senza alcun coinvolgimento della Cimiteri Signa Srl. Eppure il contratto di concessione è relativo “all’ampliamento dei cimiteri di San Miniato e San Mauro nonché la gestione del sistema cimiteriale”. E il cronoprogramma posto a base di gara prevedeva a carico della società esterna: approvazione del progetto esecutivo di ampliamento del primo e secondo lotto entro il 2017; esecuzione dei lavori del primo lotto nel 2018; esecuzione del secondo lotto nel 2021. Obiettivi completamente mancati. Su cui si innestano i blocchi ossari prefabbricati di iniziativa comunale”.

“E allora, come si coniuga questo intervento con quello che doveva essere l’ampliamento del camposanto da parte della Cimiteri Signa Srl? E gli ossari prefabbricati collocati e pagati dal Comune da chi saranno venduti: dal concessionario o nuovamente dall’Ufficio economato? E se i cittadini dovranno acquistare gli ossari dalla Cimiteri Signa Srl, quei proventi, da vendita di beni pagati con denaro pubblico, a chi andranno: alla società privata o al Comune? Oppure, per rendere ancora più caotica la situazione, coabiteranno due gestioni: l’una comunale e l’altra esterna? Inoltre: nella gestione dei servizi cimiteriali rientra la collocazione delle salme esumate in appositi ossari. Lo spirito della concessione, d’altronde, si fonda sull’assunto che nell’ambito di detta gestione il concessionario investe in infrastrutture per poi vendere ai cittadini loculi ed ossari. Se in questa dinamica subentra l’intervento comunale, quali conseguenze si determinano sul contratto in essere? Oltre i dubbi rimangono certezze amare. Le rovine cadenti del cimitero di San Mauro. I nuovi blocchi prefabbricati che certificano il definitivo fallimento della concessione esterna. Ormai orfana di tutte le sue premesse di gara”.