SIGNA – Uniti per Signa, il capo gruppo Gianni Vinattieri e i consiglieri comunali Matteo Mannelli e Chiara Di Bella, tornano sul consiglio comunale dell’8 giugno scorso, “quando – si legge in una nota – sono state deliberate misure che riguardano l’Imu. Alcune deludenti. Altre misteriosamente non comunicate ai cittadini”.
Il gruppo consiliare di opposizione fa una ricostruzione “Storica”: “Il 23 dicembre scorso il consiglio comunale ha approvato il Bilancio di previsione 2020 insieme alle aliquote di Imu e Tasi. Ma quattro giorni dopo, il 27 dicembre, il Parlamento approva la Legge di Bilancio dello Stato 2020. Che introduce novità sulle imposte locali: scompare la Tasi che viene inglobata nell’Imu; nasce la cosiddetta Super Imu. A Signa, quindi, molto da rivedere. Ma, nonostante l’attività amministrativa prosegua, l’Imu esce dall’agenda della giunta. Imu, però, richiamata all’attenzione amministrativa dalla scadenza della prima rata: entro il 16 giugno i cittadini devono pagare, come acconto, il 50% della somma Imu più Tasi del 2019 (seconda rata a conguaglio il 16 dicembre).
“E qui – aggiungono – si registra la prima anomalia: se si vuole deliberare la possibilità di una proroga del pagamento della prima rata perché aspettare l’8 giugno con pochissimi giorni, successivi, a disposizione per informare i cittadini? Nel consiglio di lunedì scorso è stata portata la possibilità, in caso di dichiarata difficoltà economica, di posticipare il pagamento della prima rata dal 16 giugno al 30 settembre. In modo “artigianale”, ovvero senza modalità digitale ma con autodichiarazione su modulo cartaceo. Con criteri non ben definiti e una generale approssimazione. Che rischia di aumentare il grado di confusione dei cittadini”.
“Per razionalizzare una procedura estemporanea e dare un sensibile aiuto ai soggetti passivi dell’imposta – continua il comunicato – abbiamo proposto di prorogare per tutti il pagamento dal 16 giugno al 30 settembre: cosa che, se fossero concreti i propagandati ampi margini di bilancio del Comune di Signa, non dovrebbe procurare particolari apprensioni. Ma evidentemente gli equilibri finanziari sono più complicati rispetto a certe letture. Quindi non una proroga a settembre per tutti ma solo per chi compilerà un modulo cartaceo entro il 10 luglio. Deliberata l’8 giugno; con il rischio che senza un’adeguata comunicazione molti contribuenti paghino comunque e nonostante la difficoltà economica. E qui nasce il problema: oltre al dato dei pochissimi giorni a disposizione per una corretta informazione, l’amministrazione comunale non ha assolutamente promosso azioni di sensibilizzazione e comunicazione. La possibilità oltre a non essere comunicata ai mezzi di informazione, addirittura, non è presente nemmeno sul sito istituzionale: perchè?”.
“L’altro elemento amministrativo emerso nella discussione consiliare è che non ci sarà alcun sconto sulla Super Imu: sono state confermate tutte le aliquote deliberate a dicembre. Che, come ben sanno i signesi, sono storicamente fra le più alte in assoluto. Al netto di una maggiorazione Tasi introdotta qualche anno fa, sono confermate le aliquote massime per abitazioni principali di particolare pregio e valore storico, per le abitazioni con locazione a canone concordato, per i fabbricati rurali ad uso strumentale, per le aree fabbricabili, per i terreni agricoli e per ogni altra tipologia ad esclusione delle abitazione concesse in comodato gratuito e gli immobili non produttivi di reddito fondiario per cui le aliquote sono confermate comunque a livello molto alto. È il salasso che si rinnova. Ma che ora si innesta su una situazione di crisi economica e sociale. Con la beffa che molti cittadini pagheranno la Super Imu fra mille difficoltà senza sapere della possibilità di una proroga confusa”.