“Urban Ca.Re.”, dall’economia civile nasce un’associazione “per” il territorio

CAMPI BISENZIO – Tornare al passato ma guardando al presente e al futuro. Pensando in termini di prossimità e fare in modo che ognuno di noi, con il proprio bagaglio culturale, riesca a far crescere il beneficio di tutti in maniera esponenziale. Queste, in estrema sintesi, le “linee guida” di Urban Ca.Re., l’associazione nata dal […]

CAMPI BISENZIO – Tornare al passato ma guardando al presente e al futuro. Pensando in termini di prossimità e fare in modo che ognuno di noi, con il proprio bagaglio culturale, riesca a far crescere il beneficio di tutti in maniera esponenziale. Queste, in estrema sintesi, le “linee guida” di Urban Ca.Re., l’associazione nata dal “Festival dell’economia civile”. Una realtà che vuole coinvolgere più professionalità possibili, un’associazione no profit che vuole occuparsi prevalentemente di territorio e innovazione sociale. Ma non solo. I suoi fondatori, infatti, sono consapevoli che non possa esistere una vera rigenerazione urbana senza una rigenerazione di comunità. E, non a caso, Urban Ca.Re. è nata da un gruppo di cittadini che, basandosi sui princìpi della cittadinanza attiva e delle relazioni, si pongono l’obiettivo di contribuire al cambiamento in positivo della città di Campi Bisenzio, partendo da un nuovo utilizzo degli spazi urbani, dallo scambio e dal mutuo aiuto, dalla sostenibilità ambientale.

Fanno parte dell’associazione persone differenti per età, esperienze di vita e lavorative, ma accumunate dalla stessa passione per il territorio. E da un’espressione di “Milaniana memoria”: “I Care”, cioè me ne occupo, mi riguarda, ho a cuore, ci tengo, me ne faccio carico. Ma non solo: Ca.Re. è anche l’acronimo di cittadinanza attiva e relazioni. Per questo Urban Ca.Re. vuole contribuire alla crescita di valore del territorio e della città attraverso progetti e iniziative culturali e di sperimentazione artistica, che si concentrano sulle arti performative come il teatro, la musica, la danza e sulle arti visive in contesti urbani non convenzionali, valorizzando i luoghi e gli spazi pubblici della città non usuali o soggetti a criticità sociale e urbanistica, incluse aree verdi. Vuole favorire azioni laboratoriali e incursioni negli spazi frequentati dalle comunità per condividere pratiche artistiche, attività di formazione e riflessione conoscitiva tramite l’arte su tematiche legate alla conoscenza del territorio e la complessità sociale odierna.

I soci fondatori sono Virginia Chiffi (presidente), Francesca Casini (vice-presidente), Milena Fabbreschi (segretaria), Fabrizio Mertino e Massimiliano Gini. Attualmente l’associazione ha 10 soci ma il primo tesseramento ufficiale avverrà durante la serata inaugurale in programma mercoledì 19 giugno alle 19, al Porto delle Storie (via Giusti 7 a Campi Bisenzio) comprensivo di apericena. All’interno della serata, inoltre, sarà possibile partecipare al laboratorio di riscoperta degli intrecci fra individuo e ambiente denominato “Il filo invisibile”, laboratorio di relazioni fra spazio e persone attraverso il metodo dell’azione psicofisica a cura di Luigi Monticelli, attore e insegnante di teatro presso il C.I.T. di Campi Bisenzio, e Francesca Casini. “Il laboratorio – si legge in una nota – sarà l’occasione per prendere consapevolezza del proprio corpo, imparare a utilizzarlo per esplorare lo spazio che ci circonda, per creare relazioni con l’altro: vuole essere un modo per coltivare il senso di comunità e costruire legami”.

Per partecipare alla serata di mercoledì, la spesa è di 15 euro, comprensiva di tessera associativa e apericena. Si prega di prenotare entro martedì 18 giugno scrivendo a urbanca.re50013@gmail.com

Pier Francesco Nesti