Urbanistica. La “variante lavoro” per lo sviluppo e la creazione di posti di lavoro

CALENZANO – Ampliamenti e cambi di destinazione d’uso per incentivare lo sviluppo e creare posti di lavoro: è con questo obiettivo che il consiglio ha votato la “variante lavoro” all’attuale Regolamento Urbanistico. Approvata con voti favorevoli e 3 voti contrari. “Con questa variante si recepiscono le esigenze di un tessuto produttivo – ha detto il sindaco Alessio […]

CALENZANO – Ampliamenti e cambi di destinazione d’uso per incentivare lo sviluppo e creare posti di lavoro: è con questo obiettivo che il consiglio ha votato la “variante lavoro” all’attuale Regolamento Urbanistico. Approvata con voti favorevoli e 3 voti contrari.

“Con questa variante si recepiscono le esigenze di un tessuto produttivo – ha detto il sindaco Alessio Biagioli – che a Calenzano, superati gli anni della crisi, continua a creare ricchezza e lavoro”.

Il distretto industriale di Calenzano e Sesto Fiorentino, secondo una nota del Comune riportata anche nello studio IrpetT commissionato per il Piano Strutturale Intercomunale, “risulta ancora attrattivo e vitale, rispetto all’adiacente ambito pratese”.

“Il mantenimento del nostro tessuto produttivo e occupazionale è per noi una priorità da sostenere e valorizzare – ha continuato il sindaco Biagioli – ribadita nel Piano Strutturale Intercomunale. Nel frattempo c’era la necessità di dare risposte immediate ad alcune realtà industriali, che hanno espresso la volontà di ampliarsi e quindi di far crescere il lavoro a Calenzano. Per questo proponiamo un’ultima variante al Regolamento Urbanistico tuttora vigente, perché le imprese possano iniziare ad operare senza attendere i tempi del nuovo atto”.

La variante riguarda un ampliamento in via del Pratignone, una previsione turistico-ricettiva in via Vittorio Emanuele e il ritorno ad una previsione produttiva per lo scheletro della ex-Manetti&Roberts nei pressi dell’autostrada. Queste azioni di trasformazione sono conformi al vigente Regolamento Urbanistico e in coerenza con le enunciazioni del nuovo Piano Strutturale Intercomunale, che conta tra i suoi principali obiettivi la rigenerazione urbana come strumento per mantenere la vocazione produttiva delle zone industriali, favorendo così la crescita di imprese e occupazione.