Vacanze: cosa leggono e quale musica ascoltano il sindaco e gli assessori

SESTO FIORENTINO – Tempo di vacanze estive di letture e di riposo. Abbiamo chiesto al sindaco Lorenzo Falchi e agli assessori del Comune di Sesto Fiorentino, cosa leggeranno in vacanza e quale musica sarà la colonna musicale della loro estate. Ecco cosa hanno risposto. Sindaco Lorenzo Falchi. Il periodo estivo è sempre l’occasione buona per staccare […]

SESTO FIORENTINO – Tempo di vacanze estive di letture e di riposo. Abbiamo chiesto al sindaco Lorenzo Falchi e agli assessori del Comune di Sesto Fiorentino, cosa leggeranno in vacanza e quale musica sarà la colonna musicale della loro estate. Ecco cosa hanno risposto.

Sindaco Lorenzo Falchi. Il periodo estivo è sempre l’occasione buona per staccare un po’. Gialli e polizieschi sono dei buoni compagni per le vacanze: quest’anno porto con me “Corruzione”, ultimo libro di Don Winslow, del quale ho letto e apprezzato in passato “Il potere del cane” e “L’inverno di Frankie Machine”. La musica è immancabilmente quella di Brunori Sas e del suo ultimo album, “A casa tutto bene”.

Vicesindaco Damiano Sforzi. Due letture in cantiere: “Il maestro delle ombre” di Donato Carrisi, uno dei migliori giallisti italiani tra quelli sulla cresta dell’onda. E poi “Il respiro del vino”, un corposo trattato sul profumo del vino a cura del produttore e professore Luigi Moio. Alla radio sempre e solo Jovanotti: con la mia compagna, fan sfegatata, c’è poco margine di trattativa.

Assessore Silvia Bicchi. I miei libri dell’estate sono “Melody” di Sharon Draper e “Wonder” di R. J. Palacio. Sono due romanzi che parlano del rapporto con il mondo di due ragazzi disabili; sono libri scritti per un pubblico adolescente che riescono a far riflettere in maniera semplice, ma non banale, su un tema grande e importante. La musica saranno le hit estive, ma soprattutto il sempreverde Jovanotti.

Assessore Donatella Golini. Per prima cosa la musica e la tromba di Paolo Fresu alle quale chiedo di accompagnare queste giornate caldissime. Poi i libri: Q di Luther Blisset e Wolf Hall di Hilary Mantel, due romanzi storici su due scismi della Chiesa, da leggere in parallelo e con lo guardo anche nel presente. Per chi avesse voglia di una lettura più leggera, preparandosi all’uscita in Italia del quinto e ultimo capitolo, prevista per l’autunno, consiglio anche i primi quattro volumi della “Saga dei Cazalet” di Elizabeth Jane Howard, storia di una famiglia britannica dagli Trenta agli anni Cinquanta dei Novecento.

Assessore Camilla Sanquerin. Da un po’ di tempo nella mia autoradio è rimasto “Il padrone della festa” di Fabi-Silvestri-Gazzè e continua a girare anche perché non è male come colonna sonora estiva. Credo che i tre si siano divertiti molto a inciderlo e si sente. Tra le canzoni, però, quelle di Gazzè sono una spanna sopra le altre. La mia preferita è “Il dio delle piccole cose”.

Tra i libri, senz’altro la penna di Brendan o’Carrol con la “saga” della famiglia di Agnes Browne, proletaria irlandese degli anni Sessanta, e dei suoi sette figli e nipoti. Libri che si mandano giù in un boccone, ritratti di un mondo che sembra quello di Dickens e che invece è dietro l’angolo di questo secolo. Niente scene strappalacrime o interventi della Provvidenza, però: è la storia di una donna che si rimbocca le maniche e che trova il modo di condire tutto con sana e brillante ironia.

Assessore Marco Becattini. Ho comprato presso lo spazio libri della festa di Articolo 1 e Sinistra Italiana a Carraia il mio libro per l’estate. È “Commedia nera n. 1″ di Francesco Recami, nuova opera di un autore conosciuto con la serie ambientata ne “La casa di ringhiera” e con le avventure/peripezie del tappezziere-artigiano-pensionato Amedeo Consonni, alla fine scomparso. Mi piacciono lo stile di Recami e il gusto per alcuni elementi paradossal-nonsense che ricorrono nelle sue storie. Insomma, una lettura leggera e divertente, in attesa, naturalmente, del il Tex Color di questa estate. Per quanto riguarda la musica, soprattutto in viaggio e “a palla” (compatibilmente con i passeggeri), sempre il grande Bob Dylan. Segnalo, perché mi ha colpito per delicatezza ed armonia fra testo e musica ottenuti, la versione di De Gregori (Non dirle che non è così) di “If you see her, say hallo”, pezzo tutto sommato e non per caso fra i meno celebri di Dylan.

Assessore Diana Kapo. “Georgia” di Dawn Tripp e “Benedizione” di Kent Haruf sono i libri da mettere in valigia. Nel primo abbiamo a che fare con una donna talentuosa e innamorata, tanto dell’arte, quanto del suo amante. Purtroppo la sua arte non viene riconosciuta, anzi, a prevalere sarà una visione distorta di lei come donna e come artista. L’altro libro è il primo della “Trilogia di Holt”, un testo lento, pacato, preciso. Parla di intrecci familiari in una cittadina del Colorado; grande protagonismo rivestono i personaggi femminili: mogli, madri, figlie, nipoti, sia pure molto diverse tra loro. Dan, il protagonista, al pari degli altri personaggi maschili, è tormentato, non solo dal tumore che lo sta consumando, ma anche dai segreti che non ha mai svelato. Nelle cuffie, di tutto, da Mannarino ai Linkin Park.

Assessore Massimiliano Kalmeta. Una breve vacanza dedicata a ricordi e riflessioni personali, sociali, politiche non può che essere accompagnata da Antonio Munoz Molina e dal suo “La notte dei tempi”. E, già che il viaggio lo permette, nelle orecchie Lou Reed, l’album “Berlin” in particolare, Prince (“Gretest Hits” volume I e II) e “Born to be wild” degli Steppenwolf.

Ivan Moscardi, presidente Consiglio comunale

Nell’estate 2017, a cent’anni dall’evento che, comunque la si pensi, ha cambiato la storia dell’umanità, in valigia metto “Russia 1917” di Guido Carpi, un racconto eccezionale della Rivoluzione d’ottobre, delle sue premesse e dei suoi protagonisti attraverso gli articoli di giornale comparsi tra il 1913 e il 1917. La musica è quella leggera e impegnata di Caparezza.