Vaccini, velocizzare e concludere somministrazioni a categorie più fragili: le proposta della commissione sanità in Regione

FIRENZE – Proseguire con più intensità la campagna di vaccinazione prestando attenzione, in parallelo, al completamento degli ultra 80enni e a concludere quanto prima la vaccinazione delle persone estremamente vulnerabili, dei loro caregiver familiari, delle persone di età compresa tra i 70 e i 79 anni, tra i 60 e i 69 e tra i 50 […]

FIRENZE – Proseguire con più intensità la campagna di vaccinazione prestando attenzione, in parallelo, al completamento degli ultra 80enni e a concludere quanto prima la vaccinazione delle persone estremamente vulnerabili, dei loro caregiver familiari, delle persone di età compresa tra i 70 e i 79 anni, tra i 60 e i 69 e tra i 50 e i 59 e dei volontari in prima linea nella gestione della pandemia. Questo l’impegno chiesto alla Giunta regionale nella proposta di risoluzione presentata all’Aula da Enrico Sostegni (Pd), presidente della commissione sanità e approvata all’unanimità, dopo aver accolto emendamenti presentati da Andrea Ulmi (Lega), Diego Petrucci (Fratelli d’Italia) e Marco Stella (Forza Italia). In particolare l’emendamento del capo gruppo Stella, approvato dall’Aula all’unanimità, prevede di estendere la possibilità di vaccinarsi per i malati oncologici in follow up per cinque anni, inserendoli così nella categoria dei superfragili.

La proposta di risoluzione impegna la Giunta a completare la vaccinazione di tali categorie “valutando anche il supporto operativo dei medici di medicina generale, dei medici specialistici ambulatoriali convenzionati, pediatri, odontoiatri, farmacisti e medici di continuità assistenziale e mettendo in atto un sistema di prenotazione semplice e intuitivo, evitando il ricorso di nuovi click-day, alla luce delle garanzie offerte dal Governo in merito ad una fornitura di dosi vaccinali maggiore e più regolare”. Si impegna poi la Giunta, ad “avviare la vaccinazione delle categoria dei fragili, a monitorare e sollecitare il Governo affinché rispetti quantitativi e tempistiche delle forniture di dosi vaccinali e a valutare la possibilità di inserire, periodicamente, una giornata dedicata all’accesso senza prenotazione, per la prima dose, negli hub della Toscana per gli over 80 e per tutte quelle categorie che si trovino verso l’esaurimento della copertura vaccinale”.
 
Per quanto riguarda invece la cura, si punta l’attenzione sulle prime cure del paziente a domicilio utilizzando gli antinfiammatori e sugli anticorpi monoclonali. Si impegna la Giunta ad attivarsi, se necessario, anche sollecitando la predisposizione di linee guida nazionali, “per la definizione di protocolli unici per la gestione domiciliare dei pazienti Covid, tenendo conto delle prime evidenze scientifiche che suggeriscono l’utilizzo di farmaci antinfiammatori non steroidei o l’acido acetilsalicilico, rispetto all’uso del comune paracetamolo”. Sugli anticorpi monoclonali, l’impegno chiesto è quello di attivarsi in Conferenza Stato Regione – come ha ricordato ricorda Sostegni – “affinché venga consentito un utilizzo maggiormente esteso degli anticorpi monoclonali per il trattamento della malattia da coronavirus da lieve a moderata in pazienti adulti e pediatrici”. Il loro utilizzo è infatti consentito solo su pazienti che hanno la probabilità di sviluppare una forma grave della malattia, ma per identificarli viene adottata una griglia di criteri giudicata attualmente troppo stretta, il che limita la possibilità di cura. “In Toscana – ha detto – la quantità di monoclonali sono superiori al numero di soggetti ai quali si possono iniettare perché i criteri di Aifa sono stringenti. Con questa mozione chiediamo di allargare questi criteri “. Sul tema della terapia domiciliare, “diciamo ci sono evidenze scientifiche riguardo all’uso di antinfiammatori nella prima fase dell’insorgenza di sintomi Covid, date queste evidenze – ha aggiunto il presidente della commissione – acceleriamo l’aggiornamento dei protocolli sulla presa in carico della prima fase”. 

Per il presidente della Giunta Eugenio Giani, che ha espresso commenti positivi sull’atto, “se i vaccini arrivano come negli ultimi giorni le indicazioni di questa risoluzione saranno seguite “. Sulle monoclonali Giani ha precisato: “Il nostro tls da Siena è stato sottoposto a condizionamenti e verifiche come deve essere e quindi sarà possibile un suo utilizzo ad inizio luglio. Tra tutti i monoclonali prodotti pare che quello che nasce da Siena sia tra i più efficaci e questo è per noi motivo di orgoglio perchè Toscana Life Science, negli ultimi anni, è stata sostenuta dalla Regione”. Il presidente ha poi ricordato alcuni numeri: “un milione e diecimila dosi somministrate in Toscana su 2milioni e 800/900 mila persone potenzialmente vaccinabili, abbiamo superato il milione come prima dose e oltre 500mila che hanno già il richiamo; la campagna di vaccinazione sta procedendo bene” ma dobbiamo integrare con l’operatività “di medici di famiglia, farmacisti e con le attività integrate così da avere capacità di somministrazione dei vaccini per arrivare almeno ai due milioni e mezzo entro fine settembre”. Infine, Giani ha parlato della somministrazione dei “vaccini nei luoghi di lavoro: c’è la disponibilità degli imprenditori a somministrare i vaccini nelle fabbriche e noi tra il 24 e il 31 di maggio potremmo essere pronti a partire”. 

Esprimendo il voto favorevole del Movimento 5 Stelle, Silvia Noferi (M5S) ha però enunciato alcune perplessità: “non mi sento orgogliosa di come è stata portata avanti questa campagna di vaccinazione non solo perché ne è stato sottovalutato l’impegno ma anche per come è proseguita. Sottolineo un aspetto che ancora oggi si vede: è una campagna tardiva e forse non completa”. “La mia impressione è che si gestisca un fenomeno durante il suo svolgimento senza programmazione né previsione, rincorrendo la soluzione”, ha affermato. Andrea Ulmi (Lega) ha ribadito: la “risoluzione diventa una pietra miliare dalla quale partire, scevra delle speculazioni politiche ci sono dei punti fermi da seguire”. “Dovremmo affrontare la questione delle monoclonali e sensibilizzare i medici di famiglia”.  Riguardo alla piattaforma per le prenotazioni, “ancora non funziona”. 

Marco Stella (FI) ha ricordato: “non si può scrivere una lettera di accusa al presidente Giani, come hanno fatto Pd e Italia Viva in cui si chiede un cambio di passo e poi non andare fino in fondo e chiedere un ritorno alle urne”. “L’atto d’accusa che avete scritto a Giani è preciso: non funziona la campagna vaccinale, serve una programmazione certa senza far ricorso ai click day. Avete scritto di vaccinare gli estremamente fragili, i caregiver e le badanti, noi lo diciamo da mesi, non si può far finta che tutto vada tutto bene”. “Non si riesce a prenotare, è tutto chiuso, tutto rosso “. 

“In realtà la Toscana è scesa di diverse posizioni” ha affermato Alessandro Capecchi (Fratelli d’Italia). “Il Consiglio regionale ha lavorato e vedremo le conseguenze di questa risoluzione di indirizzo”. Capecchi ha smorzato i toni positivi dell’intervento del presidente Giani: “evidentemente se discutiamo questo atto qualche problema c’è stato. La maggior parte dei toscani ha poco compreso le modalità della campagna di vaccinazione e sono rimasti delusi dal funzionamento del portale delle prenotazioni”. “Ho fatto richiesta di accesso agli atti sulla vaccinazione al comparto giustizia ma non ho avuto risposta, chi ha deciso resta un mistero”. Capecchi ha posto un problema, secondo lui, ancora poco discusso: “spero si faccia anche una riflessione sull’efficacia dei vaccini e delle varianti per farci trovare preparati”. Su Capraia e Giglio, isole Covid free, ha detto: “farsene vanto fa un po’ ridere ci sono pochi abitanti”. “Forse – ha concluso – cj siamo dimenticati di chi sta in prima linea, dovremmo inserire anche chi si occupa di raccogliere la spazzatura dei malati di Covid”.

Il portavoce dell’opposizione Marco Landi (Lega) ha espresso voto favorevole: “con questo atto abbiamo cercato di dare un input costruttivo ma dall’illustrazione del presidente Sostegni mi sarei aspettato un ambito più istituzionale rispetto al lavoro di maggioranza e opposizione. Non mi sarei aspettato che prendesse spunto da questo atto per dire che va tutto bene e che la campagna vaccinale funziona”. “E sono ancora più sorpreso dalla comunicazione di Giani. La Toscana – ha aggiunto Landi – è quartultima per popolazione vaccinata e penultima per i vaccinati con prima dose. Queste problematiche ci sono a causa del peccato originale, aver vaccinato chi non si doveva e non c’è da vantarsi di aver riaperto oggi per gli estremamente fragili”.  Sulle indicazioni del cambio di passo chiesto nei confronti dell’Esecutivo “il vero cambio – ha concluso Landi – è stato dato da Figliuolo nel chiedere di procedere per fasce di età dopo aver messo in sicurezza gli over 65”. 

“La Toscana è prima per le vaccinazioni agli over 80 e agli over 90, é nella media nazionale per i 70enni e sta per fare accordi con medici di medicina generale. Vogliamo arrivare a raggiungere immunità di gregge a partire dalle categorie più fragili”. Così è intervenuto Massimiliano Pescini (Pd) che ha proseguito: “stiamo andando bene, superando i problemi. La percentuale dei vaccinati in Toscana non è assolutamente inferiore a quello di altre regioni. Abbiamo cercato di avere un sistema capillare, duttile che rispondesse alle esigenze delle persone”.