“Vangelo e città”: alla Casa del popolo di San Donnino il libro di don Momigli. Insieme a Futura Memoria e Monia Monni

CAMPI BISENZIO – Come si sta, oggi, dentro una città? Quale responsabilità abbiamo – credenti o meno – nel renderla più giusta, più umana, più solidale? Queste alcune delle domande a cui ci cercherà di dare una risposta oggi pomeriggio con la presentazione del libro “Vangelo e città” di don Giovanni Momigli. L’appuntamento è alle […]

CAMPI BISENZIO – Come si sta, oggi, dentro una città? Quale responsabilità abbiamo – credenti o meno – nel renderla più giusta, più umana, più solidale? Queste alcune delle domande a cui ci cercherà di dare una risposta oggi pomeriggio con la presentazione del libro “Vangelo e città” di don Giovanni Momigli. L’appuntamento è alle 17.30 presso la Casa del popolo di San Donnino. E un libro, come quello di don Momigli, figura storica della frazione del Comune di Campi Bisenzio, che vuole essere infatti una riflessione sul rapporto tra dimensione personale e impegno pubblico, tra comunità e cittadinanza. Un dialogo che parte da una prospettiva cattolica, ma chiama in causa tutti: perché la sfida dell’individualismo, della disgregazione sociale e della perdita di senso riguarda ogni coscienza. Introdotti da Youness Mattia Loutfi, presidente di Futura Memoria, insieme a don Momigli ci sarà Monia Monni, assessore della Regione Toscana.

“Ringrazio Monia Monni – dice don Momigli – per avermi proposto di presentare il mio libro con lei a San Donnino. E ringrazio coloro che hanno reso possibile la cosa. Del resto, pur rivolgendosi primariamente ai cattolici mettendoli in guardia sul progressivo smarrimento della dimensione comunitaria e sociale della fede, il libro intende interloquire con tutti, in modo particolare con le persone direttamente impegnate in ambito sociale e politico. La socialità, la comunità e la partecipazione sono l’alveo naturale e necessario per la nascita, la maturazione, la vita e la trasmissione della fede cristiana, ma sono pure l’alveo indispensabile per crescere nella dimensione civica. Come cristiani e cittadini siamo chiamati ad affrontare la stessa sfida: passare dall’individualismo alla socialità. E ogni occasione di confronto e di socialità va colta”.

“Presentare “Vangelo e città” a San Donnino è, per me, un gesto carico di senso. È il luogo in cui Don Giovanni ha intrecciato fede e comunità, parola e impegno civile. È anche un pezzo della mia storia, un luogo che sento come casa. Questo libro non è solo una riflessione spirituale: è un invito ad abitare la città con uno sguardo più umano, più giusto. Don Giovanni ci chiede di non separarci, di cercare convergenze, di metterci in ascolto. Da laica, sento la forza di questo messaggio e la responsabilità di raccoglierlo, anche nel mio impegno pubblico. Ringrazio l’associazione Futura Memoria per aver organizzato questo momento prezioso di confronto e approfondimento”.