“Venga intitolata una piazza a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino”

SIGNA – Una piazza intitolata ai magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. È la mozione unitaria che è stata votata all’unanimità durante l’ultima seduta del Consiglio comunale. La mozione è stata presentata da tutti i gruppi consiliari: Partito Democratico, Fare Insieme, Noi Siamo Signa, Uniti per Signa e Lega Salvini premier Signa. “Durante il Consiglio […]

SIGNA – Una piazza intitolata ai magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. È la mozione unitaria che è stata votata all’unanimità durante l’ultima seduta del Consiglio comunale. La mozione è stata presentata da tutti i gruppi consiliari: Partito Democratico, Fare Insieme, Noi Siamo Signa, Uniti per Signa e Lega Salvini premier Signa.

“Durante il Consiglio comunale di lunedì 27 gennaio – spiegano Partito Democratico, Fare Insieme e Noi Siamo Signa in una nota – è stata votata all’unanimità, su proposta del sindaco pienamente accolta da tutti i gruppi consiliari, l’intitolazione di una piazza di Signa ai magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. E’ sempre vivo nelle nostre menti il ricordo delle due stragi mafiose che caratterizzarono l’estate del 1992”.

La prima è avvenuta il 23 maggio 1992 e persero la vita, a causa di un attentato dinamitardo ordito da “Cosa Nostra”, il magistrato antimafia Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta: Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. La seconda, verificatasi a Palermo in Via D’Amelio il 19 luglio 1992, dove la mafia uccise, con un’autobomba parcheggiata davanti a casa di sua madre, il magistrato antimafia Paolo Borsellino e 5 dei 6 agenti della sua scorta: Agostino Catalano, Emanuela Loi (prima donna poliziotto italiana morta in servizio), Vincenzo Li Muli, Walter Cosina e Claudio Traina.

“Stragi mafiose queste – proseguono nella nota – che, proseguendo anche nel 1993 con autobombe nelle maggiori città italiane, fra le quali ricordiamo con particolare commozione quella di Via dei Georgofili a Firenze, miravano a indebolire, colpire e ricattare lo Stato e a influenzare Governo e società civile al fine di creare le condizioni per realizzare una trattativa fra Stato italiano e ‘Cosa Nostra’. Il ricordo di questi due grandi servitori dello Stato è forte e vivo ancor di più per quello che riuscirono a realizzare in vita all’interno del cosiddetto “Pool Antimafia”, creato a Palermo per rispondere alla dichiarazione di guerra lanciata dalla Mafia nei confronti dello Stato italiano”. Il lavoro del pool portò al cosiddetto “maxi processo”, con oltre 300 condanne.

“Come modesto tributo di riconoscenza – proseguono Pd, Fare Insieme e Noi Siamo Signa – riteniamo di poter tener viva la memoria e l’esempio di vita di tutti coloro, magistrati, tutori dell’ordine e cittadini, che hanno creduto in un cambiamento e in un possibile riscatto dalle mafie e hanno offerto la loro stessa vita in difesa della legalità e della giustizia, intitolando loro una piazza del nostro Comune”.