Vertenza Cavalli. Forza Italia “chiediamo alla proprietà di rivedere la scelta e sviluppare un piano di rilancio”

SESTO FIORENTINO – Forte preoccupazione da parte di Forza Italia per l’annuncio della volontà di chiudere la sede dell’Osmannoro della maison Cavalli. “Oramai da tempo – commenta Maria Tauriello, capogruppo di Forza Italia – seguiamo con particolare apprensione la lunga vertenza che ha riguardato l’azienda Cavalli, storico marchio italiano della moda, da anni al centro […]

SESTO FIORENTINO – Forte preoccupazione da parte di Forza Italia per l’annuncio della volontà di chiudere la sede dell’Osmannoro della maison Cavalli. “Oramai da tempo – commenta Maria Tauriello, capogruppo di Forza Italia – seguiamo con particolare apprensione la lunga vertenza che ha riguardato l’azienda Cavalli, storico marchio italiano della moda, da anni al centro di una grave situazione di incertezza. Oggi, visto anche il particolare momento determinato dall’emergenza sanitaria, riteniamo a maggior ragione inaccettabile la volontà di chiudere la sede dell’Osmannoro e trasferire i 170 dipendenti a Milano. Si tratta di una richiesta di trasferimento che difficilmente potrà essere osservata dalle maestranze che operano presso la sede industriale del’Osmannoro, per questo invochiamo la proprietà a rivedere la scelta e a sviluppare un piano industriale strategico e competitivo per rilanciare l’azienda nell’olimpo della moda”.

“Anche se oggi siamo tutti in isolamento presso le nostre abitazioni, – dice Paolo Gandola, consigliere metropolitano di Fi-Centrodestra per il cambiamento – dobbiamo tutti ugualmente scendere in campo per difendere il presidio lavorativo ed il posto di lavoro delle 170 maestranze che già negli anni hanno subito una forte riduzione di organico pagando i precedenti errori dell’azienda che solo a parole ha affermato di investire sul territorio. Al riguardo vista l’attivazione del tavolo regionale, chiediamo che sia invitata a partecipare anche la città metropolitana di Firenze affinché tutte le istituzioni del territorio siano rappresentate e possano poter colloquiare con la proprietà”.