Vertenza Fedex-Tnt: discussione in commissione consiliare

CALENZANO – Si è riunita per discutere, martedì scorso, della vertenza Fedex-Tnt la Commissione Sviluppo Economico del Comune. Oltre ai membri della commissione e al presidente Stefano Poni, il vice-presidente Americo D’Elia erano presenti il sindaco Alessio Biagioli, il consigliere comunale Daniele Baratti e i rappresentanti dei lavoratori della Fedex-Tnt. “Sono da sempre sensibile ai […]

CALENZANO – Si è riunita per discutere, martedì scorso, della vertenza Fedex-Tnt la Commissione Sviluppo Economico del Comune. Oltre ai membri della commissione e al presidente Stefano Poni, il vice-presidente Americo D’Elia erano presenti il sindaco Alessio Biagioli, il consigliere comunale Daniele Baratti e i rappresentanti dei lavoratori della Fedex-Tnt. “Sono da sempre sensibile ai problemi economico-occupazionali, dell’economia e dell’organizzazione aziendale, – ha detto Poni – ho quindi promosso questa commissione per mantenere alta l’attenzione sul mondo del lavoro, in questo momento di grandi cambiamenti, per mettere in evidenza i problemi di chi li subisce. Recependo i suggerimenti del vice-presidente Americo D’Elia, l’oggetto della commissione è stato esteso a una panoramica più generale, legata anche ad altre criticità nell’ambito comunale, come per esempio la situazione del corriere Artoni”.

Il sindaco Biagioli ha portato la solidarietà e l’appoggio del Comune ai lavoratori e ha espresso rammarico nei confronti di un’azienda che, “nonostante una situazione economica non pregiudizievole, colga l’occasione di una fusione per far scattare dei licenziamenti, soprattutto considerando che il contesto economico non presenta più i segni della crisi gravissima di qualche tempo fa, quando le chiusure erano all’ordine del giorno”. Il sindaco ha sottolineato che l’esternalizzazione del lavoro rappresenta con chiarezza la volontà di una ricerca spasmodica del profitto a discapito dell’esistenza stessa del lavoro e ha auspicato che la trattativa condotta presso il tavolo istituito dal Ministero dello Sviluppo Economico conduca almeno ad una sospensione dei licenziamenti. Solidarietà e vicinanza ai lavoratori è stata espressa dai consiglieri D’Elia e Baratti così come è stata espressa dal consigliere Francesco Piacente membro della commissione.
La vicenda della Fedex-Tnt è stata riassunta da alcuni rappresentanti sindacali. Dua anni fa la fusione del gruppo Fedex-Tne dopo che il gruppo Tnt era stato oggetto di un precedente tentativo di acquisto da parte di Ups che non si era concretizzato per l’opposizione dell’Unione Europea. “Il processo di integrazione fra le due aziende doveva condurre – è stato raccontato dai sindacati – nelle intenzioni del management, ad una preminente posizione di mercato, mentre invece si è concluso qualche settimana fa con l’annuncio del piano di fusione che prevede 361 esuberi e 115 trasferimenti collettivi, veri e propri licenziamenti mascherati (conseguenza del concentramento dei punti vendita in tre sole località, Milano, Padova e Firenze) a causa della distanza tra sede di partenza e quella di arrivo. Agli scioperi proclamati nei giorni scorsi dalle sigle sindacali, l’adesione è stata quasi totale dimostrando l’unità dei dipendenti del gruppo (quasi 7000)”.
I primi incontri al tavolo di confronto al Ministero dello Sviluppo Economico, hanno raccontato lavoratori e sindacati, hanno visto qualche apertura da parte dell’azienda come la ricollocazione di 140 lavoratori presso i fornitori, prosecuzione della vertenza per altri 10 mesi, ma, secondo i sindacati “rimane chiara l’intenzione di procedere con il processo di ristrutturazione che prevede l’assegnazione del lavoro a personale esterno”.

Il contratto del settore logistica, è stato spiegato da alcuni sindacalisti, “viene applicato in modo molto differenziato nelle realtà delle cooperative. Molti corrieri che lavorano per questi subappaltatori sono senza contratto e di conseguenza non hanno alcuna tutela. Ci sono situazioni gravissime in cui i datori di lavoro impongono rapporti economici insostenibili (50/60 euro giorno comprensivi di contributi, ferie e malattia)”.

Il sindaco Biagioli ha ricordato la difficoltà da èarte del Comune ad “istituire un osservatorio”, ma ha sottolineato che il “Comune possa essere il punto di raccolta delle informazioni e delle notizie del settore e possa fare da coordinatore a livello politico di iniziative nei confronti delle aziende a tutela dei lavoratori”.