Vet-Eris: geriatri e veterinari uniti per gli interventi assistiti con animali per l’anziano

CAMPI BISENZIO – Geriatri e veterinari per la prima volta insieme. Obiettivo, sviluppare un percorso d’interventi assistiti con animali che abbia al proprio centro l’anziano. Il progetto si chiama Vet-Eris e si sviluppa dal confronto e dalla collaborazione tra la sfera dei geriatri e quella dei veterinari, allo scopo di delineare linee-guida sul ruolo delle […]

CAMPI BISENZIO – Geriatri e veterinari per la prima volta insieme. Obiettivo, sviluppare un percorso d’interventi assistiti con animali che abbia al proprio centro l’anziano. Il progetto si chiama Vet-Eris e si sviluppa dal confronto e dalla collaborazione tra la sfera dei geriatri e quella dei veterinari, allo scopo di delineare linee-guida sul ruolo delle attività e terapie assistite da animali nel migliorare la qualità della vita degli anziani. Il piano – che rappresenta una prima esperienza assoluta in campo nazionale – verrà presentato domani, 3 novembre, dalle 10.30, nel corso del congresso “Florence Geriatric Health Alliance 2022”, che si tiene nel capoluogo toscano fino al 5 novembre nei locali della Camera di Commercio.

“Il progetto nasce per favorire l’invecchiamento attivo e sano attraverso stili di vita salutari – spiega Andrea Ungar, professore di Geriatria Università di Firenze, Direttore presso UO Universitaria di Geriatria dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Careggi e presidente del Congresso – attraverso interventi non farmacologici che possono migliorare la qualità della vita stessa. L’interazione uomo-animale e la creazione di un legame, anche temporaneo, ha dimostrato benefici terapeutici. La presenza di un animale, infatti, può stimolare l’anziano a fare movimento, favorisce le interazioni sociali e risveglia l’elasticità mentale. Studi scientifici, in particolare, hanno confermato benefici come la diminuzione dello stress, l’abbassamento della pressione, il miglioramento della circolazione e livelli di colesterolo più bassi”. Previsioni demografiche indicano che per il 2030 più del 24% della popolazione europea sarà over 65. In Italia, nello specifico, sono presenti più di 13 milioni di over 65. Nei pazienti affetti da patologie croniche (ad esempio ipertensione, diabete, depressione), possedere un animale domestico, insieme ad una corretta alimentazione, potrebbe portare un risparmio annuale di circa 4 miliardi di euro per il Sistema Sanitario Nazionale. L’International Association of Human Animal Organizations (IAHAIO) definisce le procedure assistite da animali come interventi strutturati, mirati all’inclusione degli animali nella sfera sociale e della salute, allo scopo di raggiungere dei benefici terapeutici sulla qualità della vita.