Veterani, che passione. A Coverciano l’incontro con la “storia” del calcio e i suoi protagonisti

FIRENZE – Un appuntamento da conservare nell’album dei ricordi. Una giornata che per tanti ha voluto dire un salto indietro nel tempo nella propria storia personale e in quella, sportiva e non, del nostro paese. Una giornata, insomma, da segnare sul calendario con il “circoletto rosso”. E’ quella vissuta sabato scorso dai Veterani dello sport, […]

FIRENZE – Un appuntamento da conservare nell’album dei ricordi. Una giornata che per tanti ha voluto dire un salto indietro nel tempo nella propria storia personale e in quella, sportiva e non, del nostro paese. Una giornata, insomma, da segnare sul calendario con il “circoletto rosso”. E’ quella vissuta sabato scorso dai Veterani dello sport, sezione delle Signe, intitolata a Fulvio Nesti ed Egisto Pandolfini. Due glorie del calcio nazionale e internazionale: quale migliore occasione, quindi, per “incontrarli”, seppur virtualmente, se non il Museo del calcio di Coverciano. E i Veterani lo hanno fatto, accompagnati da Feisct Federazione, Fap Acli Firenze e US Acli Toscana, organizzando una visita con guida presso al museo aperta ai soci delle associazioni che hanno aderito all’iniziativa. L’ incontro, coordinato da Gianni Taccetti della sezione territoriale della Città metropolitana fiorentina dell’Unione Nazionale Veterani dello Sport, ha visto la partecipazione di 30 soci, in rappresentanza di Unvs Nesti Pandolfini Le Signe, Unvs Oreste Gelli Firenze, Us. Acli regionali e Fap Acli Firenze. Presenti il  presidente UNVS sezione Nesti Pandolfini  Leandro Becagli, Sergio Parrini, presidente Fap Acli Firenze, e Leonardo Cappellini, presidente Us Acli Toscana. A fare da guida un’operatrice del Museo e la responsabile dell’ufficio stampa  della Fondazione Museo, Gaia Simonetti. “L’incontro – spiegano – era finalizzato alla promozione della cultura sportiva e alla valorizzazione del ricco patrimonio storico presente all’interno della Fondazione stessa a Firenze. La data scelta rivestiva inoltre un significato speciale, visto che sabato si celebrava la Giornata mondiale dei diritti dei bambini”.

Il Museo del calcio è nel viale Palazzeschi, nel quartiere di Coverciano, in un edificio del Centro Tecnico Federale della Federazione Italiana Giuoco Calcio. Il museo, fa capo alla Fondazione Museo del Calcio ed è un centro di documentazione storica sul gioco del calcio in Italia. Sono esposti numerosi cimeli della Figc dal 1934 a oggi (palloni, medaglie, scarpe, coppe, maglie), oltre a un centro informativo digitale con archivio di fotografie e filmati. L’idea di realizzare il Museo del calcio nacque con i lavori di ampliamento del Centro Tecnico Federale, in occasione dei mondiali di calcio del 1990, su iniziativa dell’allora  presidente della Fondazione, il compianto  dottor Fino Fini. Dieci anni dopo Italia ’90, il 22 maggio 2000 venne inaugurato il museo. L’idea che sta alla base della Fondazione non è solo quella di raccontare la storia della Nazionale italiana e della Figc, ma è soprattutto la convinzione che il calcio e lo sport recitano un ruolo chiave nello sviluppo della società e del singolo individuo. Questa identità viene testimoniata ogni giorno con la narrazione che le guide propongono ai visitatori nel percorso espositivo museale e grazie a iniziative di carattere didattico, rivolte in particolare ai più giovani e al mondo associativo sportivo e culturale. All’interno della struttura museale è presente inoltre un centro di documentazione storica del gioco del calcio, che dispone di una ricca raccolta di testi e documenti consultabili in loco, oltre ad una banca dati di tipo multimediale, con immagini e video. Di recente il museo è stato ristrutturato e ospita anche gli ultimi successi calcistici, oggi è diretto da Matteo Marani.