Via dei Lavatoi, undici famiglie “con il naso tappato” da anni: dal tombino escono liquami. Il Comune: “Presto una soluzione”

SIGNA – Una storia di ritardi, burocrazia e avvicendamenti negli uffici comunali. Una storia di segnalazioni e di e-mail scritte. Una storia di lavori e di di interventi da fare a scomputo degli oneri di urbanizzazione. Una storia, per essere “carini”, di maleodoranze. Una storia che ha un protagonista su tutti e che per questo […]

SIGNA – Una storia di ritardi, burocrazia e avvicendamenti negli uffici comunali. Una storia di segnalazioni e di e-mail scritte. Una storia di lavori e di di interventi da fare a scomputo degli oneri di urbanizzazione. Una storia, per essere “carini”, di maleodoranze. Una storia che ha un protagonista su tutti e che per questo va chiamato con il suo nome: il “puzzo”. Il “puzzo” è quello che 24 ore su 24 viene emanato dal tombino posto di fronte al numero 46 di via dei Lavatoi dove, da sei anni, si verifica un quotidiano sversamento di liquami fognari. Senza contare che, nelle giornate più fredde, oltre al “puzzo” c’è anche il rischio che i liquidi che escono dal tombino (non si tratta infatti di acqua piovana e chi passa da lì avrà sicuramente visto sempre la strada bagnata in tutti questi anni) possano trasformarsi in una lastra di ghiaccio ed essere un pericolo per chiunque transiti da lì in auto o motorino.

Una storia che ha avuto inizio quando nella zona sono state costruite delle nuove abitazioni e quelle più vecchie si sono ripopolate, con il risultato che le vecchie fogne “a dispersione” non si sono rivelate più sufficienti per smaltire quanto viene “naturalmente prodotto” nelle varie abitazioni e gli “sversamenti” sono andati tutti a confluire, anzi a fuoriuscire dal tombino che si trova di fronte al civico 46, un complesso immobiliare dove vivono undici famiglie, che hanno contattato Piananotizie. Noi siamo stati lì mezz’ora, minuto più minuto meno, e quando scrivono, nelle e-mail che abbiamo visto, che “ci è impossibile tenere le finestre aperte per il forte odore maleodorante che siamo costretti a sentire” o che “non possiamo neanche uscire per gettare l’immondizia senza che una macchina passando ci schizzi”, dicono esclusivamente le verità. Il “puzzo”, insomma, soprattutto nei mesi più caldi, è davvero insopportabile.

Il problema quale è? Il problema è che la ditta che ha costruito le case nella porzione di terreno di fronte al civico 46 di via dei Lavatoi è a suo tempo fallita. E con il fallimento della ditta sono andate “in cavalleria” anche tutte le opere che dovevano essere realizzate a scomputo degli oneri di urbanizzazione, comprese quelle che avrebbero dovuto portare a una soluzione definitiva dello sversamento di liquami dal fatidico tombino.

Di tutto questo, che abbiamo provato a semplificare per non perderci nelle “pastoie” della burocrazia, ne abbiamo parlato con l’assessore ai lavori pubblici del Comune di Signa, Andrea Di Natale, che, oltre a essere paziente nell’ascoltare le nostre telefonate, ci ha messo anche la faccia. Il condominio in questione, infatti, si è fatto carico da tempo delle opere da realizzare a sue spese, il Comune aveva provveduto in passato ad asfaltare la strada, adesso bisogna trovare la quadra. “Siamo a conclusione della pratica – ha assicurato l’assessore Di Natale – ed entro un mese avranno il permesso a costruire per portare a termine tutti gli interventi richiesti”. E necessari, vista la persistenza del “puzzo”.