Via del Fossetto: i Carabinieri scoprono un deposito di refurtiva in un insediamento abusivo

FIRENZE – Via del Fossetto è una strada seminascosta nei pressi di via Pistoiese. In quella periferia di Firenze che spesso è un tutt’uno con la Piana. Un agglomerato di edifici e di vite che si affaccia sulla rotonda che immette anche nell’abitato di San Donnino. Ed è qui che i Carabinieri della Stazione di […]

FIRENZE – Via del Fossetto è una strada seminascosta nei pressi di via Pistoiese. In quella periferia di Firenze che spesso è un tutt’uno con la Piana. Un agglomerato di edifici e di vite che si affaccia sulla rotonda che immette anche nell’abitato di San Donnino. Ed è qui che i Carabinieri della Stazione di Firenze Peretola hanno scovato un vero e proprio deposito di refurtiva. Scoperta che è avvenuta ieri pomeriggio quando i militari dell’Arma hanno effettuato un controllo all’interno di un insediamento rom abusivo situato appunto in via del Fossetto.

Tutto è iniziato quando il titolare di una società, il cui magazzino si trova proprio in via del Fossetto, ha contattato il 112 per riferire di avere subito, poco prima, il furto di alcuni teloni in Pvc dal suo magazzino. Quella in questione è una zona già nota ai Carabinieri, inviati sul posto per gli accertamenti del caso. Nelle immediate vicinanze del magazzino, infatti, su area privata, si trova un insediamento abusivo, già più volte controllato, composto da baracche occupate da famiglie di etnia rom. Lo stesso titolare del magazzino, che già in altre circostanze aveva riscontrato degli ammanchi, era andato da solo all’interno dell’insediamento a chiedere di riavere indietro il materiale di sua proprietà, convinto che l’autore o gli autori del furto potessero essere proprio alcuni di loro.

Viste le circostanze, i Carabinieri hanno deciso di effettuare un controllo all’interno dell’insediamento con lo scopo di ritrovare la refurtiva. E hanno identificato una decina di persone, tutte di nazionalità romena, “che si sono dimostrate – si legge in una nota – stranamente collaborative e hanno mostrato ai Carabinieri alcune baracche vuote”. Nel corso dei controlli, però, sul tetto di una delle baracche in questione, i militari hanno ritrovato i teli in Pvc rubati ma, soprattutto, all’interno di una delle baracche chiuse, sono sbucati fuori due televisori e diversi utensili elettrici per l’edilizia e attrezzi da lavoro nonché numerosi rotoli di pellame di vario colore e decine di sacchi in plastica chiusi con nastro da imballaggio. Sacchi che contenevano centinaia di borse in pelle già confezionate, di vario colore e foggia. Ma gli occupanti l’insediamento si sono subito dichiarati estranei ai fatti e per loro scatta la denuncia per ricettazione e invasione di terreni ed edifici. Il materiale rinvenuto è stato repertato e, con l’ausilio di un furgone dell’Arma, condotto presso il Comando Stazione di Firenze Peretola per gli accertamenti del caso.

In particolare, i Carabinieri hanno informato del rinvenimento la comunità cinese dedita alla produzione di articoli di pelletteria. E poco dopo, infatti, presso il Comando della Stazione, i titolari di ditte del settore si sono recati sul posto. Da qui 21 titolari di altrettante ditte hanno riconosciuto, nella gran parte del materiale sequestrato, articoli e pellame di loro proprietà, risultati oggetto di un furto effettuato la notte del 26 novembre da un capannone dell’Osmannoro, in via Ponte a Giogoli, posto sotto sequestro, unitamente a tutto il suo contenuto, nell’ambito del procedimento penale inscritto alla Procura della Repubblica di Firenze a seguito dell’incendio divampato presso alcuni capannoni adiacenti nel giugno scorso; il titolare di una ditta di pelletteria con sede nel Comune di Firenze, in via De’ Cattani, ha riconosciuto 5 dei 15 capi che erano stati asportati nell’aprile scorso da un container all’interno del parcheggio della propria attività. Tutto il materiale è stato posto in sequestro mentre proseguono gli accertamenti finalizzati a rintracciare i proprietari vittime di furto del restante materiale rinvenuto.