Via Pasolini: buca sull’asfalto e strisce poco visibili. La segnalazione

SESTO FIORENTINO – Una “buca pericolosa” e le strisce pedonali poco visibili in via Pasolini creano disagi alla viabilità. Lo segnala Marcello Massi che invia anche le foto delle condizioni dell’asfalto. “Gli automobilisti che provengono dal lato est di via Pasolini – dice Massi – e che alla rotonda della Pace imboccano via Neruda, appena […]

SESTO FIORENTINO – Una “buca pericolosa” e le strisce pedonali poco visibili in via Pasolini creano disagi alla viabilità. Lo segnala Marcello Massi che invia anche le foto delle condizioni dell’asfalto. “Gli automobilisti che provengono dal lato est di via Pasolini – dice Massi – e che alla rotonda della Pace imboccano via Neruda, appena si imemttono in via Neruda trovano sul lato destro della carreggiata a circa 100 cm (punto di transito delle ruote anteriori e posteriori destre) dal marciapiede, una estesa e profonda buca che si estende perpendicolarmente alla carreggiata per circa 70 cm costituendo un grosso pericolo in particolar modo per ciclomotori e motocicli che rischiano di esser sbalzati a terra a seguito di probabili sbandamenti. La estesa e profonda buca, costituisce anche pericolo per i passeggeri che si troverebbero ad attraversare la carreggiata, sulle strisce pedonali, appena visibili dagli automobilisti, perché quasi completamente sbiadite”.
Insomma,l’asfalto sarebbe completamente da rifare. “I conduttori di automobili, ciclomotori e motocicli – prosegue Massi –  dovranno scegliere se concentrarsi per evitare la pericolosa buca o evitare di investire l’incolpevole pedone che sta attraversando il quel momento, sulle strisce bianche poco visibili. L’amministrazione comunale, sta facendo interventi a spizzichi e bocconi; circa una settimana fa sono state tappate le tre quattro buche presenti sul lato est della rotonda Ariosto/Mille e non vedo per quali motivi non abbia provveduto a far eliminare la pericolosa profonda ed estesa buca all’uscita della rotonda della pace in direzione di via Neruda, distante appena 80 metri?”