Viabilità: senso unico in via del Campo sportivo, non a tutti piace

SESTO FIORENTINO – La nuova viabilità in piazza Bagnolet e via del Campo sportivo non ha accontentato tutti. A vederla così appare un poco caotica: c’è stato il restringimento della strada (via del Campo sportivo) per lasciare spazio ai parcheggi a lisca di pesce collocati sul lato campo sportivo. Il senso unico di marcia (da […]

SESTO FIORENTINO – La nuova viabilità in piazza Bagnolet e via del Campo sportivo non ha accontentato tutti. A vederla così appare un poco caotica: c’è stato il restringimento della strada (via del Campo sportivo) per lasciare spazio ai parcheggi a lisca di pesce collocati sul lato campo sportivo. Il senso unico di marcia (da nord a sud) sarebbe stato deciso dal Comune proprio per recuperare alcuni spazi per la sosta. L’idea iniziale di rivedere la viabilità in quella zona parte da lontano, ma nel novembre scorso l’amministrazione comunale aveva deciso di istituire il senso unico in direzione nord, poi ha cambiato idea e nei giorni scorsi ha scelto di modificare la viabilità istituendo il senso unico in direzione sud.

“Forse gli amministratori del Comune avrebbero dovuto interpellare anche noi commercianti – dice Stefano, elettrauto di via del Campo sportivo – sono 22 anni che lavoro qui e molta gente si fermava proprio arrivando da viale Pratese. Ora la strada è molto più stretta e non è stato eliminato il parcheggio selvaggio”.

C’è invece chi non lo condanna del tutto la scelta di avere istituito il senso unico. “C’erano delle priorità – dice Beatrice dell’edicola di viale Pratese – e una di queste era il parcheggio che mancava soprattutto per chi va in piscina. Andava risolto. E’ stato trovato un compromesso, una scelta a ribasso, ma non poteva essere fatto altrimenti. Del resto il primo progetto di rivedere la vibilità in questa zone è stato presentato quando era assessore alla mobilità Ernesto Appella”.

Cambia la viabilità in via del Campo sportivo ma non le brutte abitudini di abbandonare i rifiuti lungo la strada. Sacchetti neri, scatole, suppellettili, vecchi mobili, sedie da ufficio, insomma una vera e propria discarica abusiva.