Viaggi. L’Albania la nuova meta del turismo

CAMPI BISENZIO – L’Albania oggi vista dagli italiani, l’Albania come nuova meta delle vacanze. Quale fascino ha quella terra così vicina e così lontana da noi? Ce la racconta Simone Bolognesi responsabile della comunicazione del Comune di Campi Bisenzio. Raccontare l’Albania non è affatto semplice. Ho deciso di trascorrere parte delle mie vacanze lì per […]

CAMPI BISENZIO – L’Albania oggi vista dagli italiani, l’Albania come nuova meta delle vacanze. Quale fascino ha quella terra così vicina e così lontana da noi? Ce la racconta Simone Bolognesi responsabile della comunicazione del Comune di Campi Bisenzio.

Raccontare l’Albania non è affatto semplice. Ho deciso di trascorrere parte delle mie vacanze lì per verificare di persona se era vero che è un paese bellissimo come molti mi hanno raccontato. Prima della partenza ricordo soltanto occhi sgranati nelle facce di coloro ai quali dicevo che sarei andato in Albania, espressioni basite condite da qualche battutina scontata “tornerai in gommone” oppure “quando torni ti daranno 35 euro al giorno”. Entro in Albania dal nord dopo essere stato a Dubrovnik e in Montenegro. Prima tappa è la città di Scutari. Mi incuriosisce perché viene definita “la Firenze dei Balcani”, sinceramente Wikipedia l’ha tirata di fuori. Anche se nel complesso è una città vivace (anche un po’ troppo per il traffico) e pronta a ricevere turisti. Non mi è sembrata molto giovane e quindi un po’ ferma su se stessa. Merita sicuramente di essere visitato il Castello di Rozafa che offre anche una bellissima panoramica sulla città. Scendendo verso Tirana una tappa al mare è obbligatoria: scegliamo di fermarsi a Tale, vicino alla riserva naturale di Patok-Fushe. Una spiaggia attrezzata, stabilimenti balneari, campi da sport, bar…insomma una spiaggia in piena regola. In serata l’arrivo a Tirana: capitale tipicamente europea. Qui a differenza di Scutari si sente la vivacità della nuova generazione albanese, 30-40enni che cercano di emergere e di affrancarsi da un’eredità pesante che sicuramente ti condiziona. Non è una città ricca da un punto di vista artistico, però è molto piacevole da visitare e da vivere. Dopo alcuni giorni trascorsi in Grecia, tra la penisola calcidica e le Meteore, facciamo nuovamente tappa nel sud dell’Albania, nella città di Saranda, popolare meta balneare. Evidente come negli ultimi anni il turismo abbia provocato un boom edilizio, facendo sorgere numerosi hotel e case per affitti estivi. La città oltreché viva, dinamica e giovane si trova anche in un’ottima posizione per visitare le meravigliose spiagge vicine oppure le rovine di Butrinto e la sorgente carsica di Syri i Kaltër. Saranda è la città della quale porto i migliori ricordi avendo avuto modo di viverla per 5 giorni. Persone ospitali, gentili, disponibili, a partire dai proprietari del nostro appartamento e vicini di casa. L’Albania ha rappresentato per secoli il crocevia di culture diverse. Passeggiando in città, entrando nei bar, girando i mercati si vede chiaramente che questo scambio continuo ha arricchito il patrimonio di sapori e saperi di questa nazione e delle sue genti. Può sembrare banale, ma l’Albania è un luogo unico da scoprire, ricco di bellissimi mosaici di valori, colori e sapori. Esprimerlo a parole non è semplice e rappresenterebbe comunque un punto di vista personale, il consiglio che posso dare a tutti è da lasciare a casa pregiudizi e luoghi comuni prima di partire e andare a scoprire una vera perla del Mediterraneo.