Viaggi, libri e tanta musica a Scusate l’interruzione

CAMPI BISENZIO – La passione per il viaggio, la passione per la scrittura e la passione per… le “mutande”. Perchè sono state proprio le “mutande” a portare a Londra la sestese Marta Gaggini, viaggiatrice per passione, che da commessa di un negozio di biancheria del centro di Firenze si è ritrovata key holder di un […]

CAMPI BISENZIO – La passione per il viaggio, la passione per la scrittura e la passione per… le “mutande”. Perchè sono state proprio le “mutande” a portare a Londra la sestese Marta Gaggini, viaggiatrice per passione, che da commessa di un negozio di biancheria del centro di Firenze si è ritrovata key holder di un analogo punto vendita in King’s Road. Un’avventura cominciata nel 2012 e raccontata in “My London Calling – Vademecum minimo per sopravvivere a Londra”, un originalissimo diario di viaggio edito da Edikit di cui la stessa autrice, in collegamento da Londra, ha parlato ieri sera durante Scusate l’interruzione, il talk del martedì coprodotto da Piananotizie e Radio Geronimo.
Con uno stile ironico e leggero, pagina dopo pagina, Marta racconta il suo essere catapultata in una città fatta di mille città e nazioni, ineluttabilmente costretta dal suo nuovo lavoro ad immergersi senza scampo nella realtà londinese: “Quando il mio contratto con il negozio Intimissimi di Firenze è scaduto ho chiesto alla mia responsabile di allora se aveva modo di farmi lavorare all’estero sempre rimanendo nella stessa azienda – racconta – Dopo qualche tempo sono stata messa in contatto con la responsabile dei punti vendita a Londra, mi ha fatto un colloquio telefonico e dopo una mezza giornata di attesa mi ha comunicato che avevo il lavoro”.
Lavoro che per Marta è anche un modo per coltivare una singolare passione, quella per le “mutande”: “Il mio primo lavoro – spiega – è stato in un negozio di mutande. Non so se sia stato il caso o se sia stato il destino, ma ho scoperto di avere una passione per l’intimo, perché l’intimo è un modo per esprimere se stessi in totale libertà”. Tra mutande, colorati e coloriti incontri, piccole grandi scoperte quotidiane, in “My London Calling” ogni tanto fa capolino anche la nostalgia di casa, sublimata in un inaspettato orgoglio italiano: “Quando sono qui – confessa – inizio a vantarmi della bellezza dei posti che ho lasciato e ogni volta che torno mi rendo conto di quanto Firenze sia bella… e Sesto non di meno”. E sarà proprio per sentirsi un po’ più a casa che Marta è finita a vivere nei pressi dell’aeroporto di Heathrow, al centro di un furioso dibattito riguardante il suo ampliamento, tema ultimamente familiare un po’ per tutti gli abitanti della Piana. Quanto al futuro di Peretola, Marta non ha dubbi: “Come nella canzone di Pieraccioni – scherza – Peretola è un giochino e ‘un ci si può atterrare. Per me deve rimanere così, piccolo e inutile. Tanto c’è Pisa, ci si muove bene anche con quello”. Parola di viaggiatrice.
Per riascoltare la puntata di Scusate l’interruzione e l’intervista integrale a Marta Gaggini http://goo.gl/c29gnA