Viktoriia, “Calenziana” che viene da una zona di guerra, a Calenzano per amore

CALENZANO – I “Calenziani” sono i marziani di Calenzano. Marziani che settimana dopo settimana si fanno conoscere sempre di più, come dimostrano anche le tantissime visualizzazioni registrate da Piananotizie quando pubblichiamo le loro storie. Ma chi sono i “Calenziani”? Sono persone che attraversano la città, la usano e ne vivono di volta in volta frammenti […]

CALENZANO – I “Calenziani” sono i marziani di Calenzano. Marziani che settimana dopo settimana si fanno conoscere sempre di più, come dimostrano anche le tantissime visualizzazioni registrate da Piananotizie quando pubblichiamo le loro storie. Ma chi sono i “Calenziani”? Sono persone che attraversano la città, la usano e ne vivono di volta in volta frammenti diversi (non meno residenti dei residenti). È a partire dal loro sguardo esterno, vagamente ignoto, tangenziale e dall’incontro con quello dei cittadini, che si genera un racconto corale, inedito e strettamente attuale del territorio. Quello che ne scaturirà sarà un album collettivo, con le storie (esperienze, racconti, e tanto altro ancora) delle persone e le immagini provenienti da quello che è oggi un vero e proprio diario personale: il telefono cellulare.

I “Calenziani” sono i protagonisti di un progetto pubblico ideato da Matteo Balduzzi e Stefano Laffi, promosso dal Teatro delle Donne e dal Comune di Calenzano, che ha come media partner Piananotizie e Sesto Tv.

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Roskoshnoe, Ucraina, estate 2014
La finestra di casa mia, dopo i bombardamenti. La foto mi è stata inviata dai miei genitori, quando io ero già in Italia, per dimostrare che venivo da una zona di guerra e ottenere il permesso di soggiorno. La casa era molto bella e grande e ora è quasi tutta distrutta. Ci sono stati tre grandi colpi, mia nonna per salvarsi si è nascosta in cantina. Io mi chiamo Viktoriia Derebas. Sono nata il 2 gennaio 1986 nella penisola siberiana. I miei genitori si erano trasferiti lì dall’Ucraina per lavoro. Nel ’91, quando l’Unione Sovietica si è sciolta, siamo tornati in Ucraina, a Lugansk. Lì mi sono laureata in economia e mi sono sposata. Nel 2014 è scoppiata una guerra, che dura ancora, per la separazione di Lugansk dal resto dell’Ucraina. Mio marito è stato richiamato dall’esercito ucraino: ma come poteva combattere contro i suoi genitori e tutti i nostri familiari? Allora lui è scappato a Calenzano dalla sorella che gestisce un albergo. Quando è riuscito a ottenere i documenti sono venuta qui anch’io con la nostra bambina. Adesso studio l’italiano e cerco lavoro, per sentirmi finalmente a casa.