Villa Carmine: viaggio all’interno del parco tra storia e leggenda

CALENZANO – Un parco di 1,8 ettari si adagia sulla collina tagliato da una strada, di sassi bianchi appena sistemati, collegamento tra il cancello d’ingresso e la Villa. E’ il parco di Villa Carmine, o villa di San Donato in via del Saccardo, la cui storia incrocia residenze religiose a quelle dell’ultimo proprietario, Adolfo Carmine […]

CALENZANO – Un parco di 1,8 ettari si adagia sulla collina tagliato da una strada, di sassi bianchi appena sistemati, collegamento tra il cancello d’ingresso e la Villa. E’ il parco di Villa Carmine, o villa di San Donato in via del Saccardo, la cui storia incrocia residenze religiose a quelle dell’ultimo proprietario, Adolfo Carmine che acquistò il parco e la villa nel 1924. Sul muro accanto al cancello uno stemma elvetico che racconta la storia di Adolfo Carmine quando negli anni della guerra decise di negare l’uso della villa come quartier generale dell’esercito nazista. Aveva acquistato quel patrimonio per proseguire il restauro iniziato dai vecchi proprietari. Carmine morì vittaima di una bomba dell’esercito nazista sul cancello della Villa. All’interno si trova un piccolo cimitero e due tombe dove riposano i suoi fedeli cani. Carmine lascò l’intero patrimonio all’Accademia delle Belle Arti di Firenze affinchè servisse come residenza per artisti svizzeri e ticinesi. L’intera eredità che comprende anche alcune case coloniche fa parte dell’ente morale Fondazione Adolfo Carmine che ancora oggi è proprietario. Il progetto di recupero all’uso pubblico del parco nasce dalla volontà del Comune in sinergia con la Fondazione Adolfo Carmine e con il contributo economico di Fondazione CR Firenze con l’obiettivo di recuperare il parco. Nel 2014 quando venne firmata la convenzione il parco era in condizioni difficili e il recupero ha richiesto un intenso lavoro diviso in due fasi. La prima, quest’anno, ha interessato interventi sulla vegetazione e ha ottenuto il contributo di 75mila euro dalla Fondazione CR Firenze  e un costo complessivo di 100mila euro. La seconda parte riguarda le opere architettoniche con la manutenzione e il restauro e la messa in sicurezza delle componenti architettoniche del parco.

Nel progetto il Comune ha coinvolto anche le associazioni a scopo sociale come Natura è-Orto collettivo e Coala onlus per la gestione degli spazi agricoli che circondano il parco e la villa. Obiettivo dell’amministrazione precedente guidata dal sindaco Alessio Biagioli era quella di riuscire ad aprire il parco per le visite prima dell’estate, ma un “fatto di cronaca” ha bloccato quel progetto. Era arrivata all’amministrazione comunale una lettera in cui si parlava della presenza di un ordigno risalente alla seconda guerra mondiale. Da qui la necessità di chiudere per un periodo la villa ed effettuare le verifiche e bonifiche del caso. Dell’ordigno, però non c’era traccia.

Ora il parco di villa Carmine viene aperto per una visita domenica 1 dicembre dalle 10 alle 16 con la guida di una persona esperta. I gruppi saranno formati ogni ora.

“Oggi è un primo passo importante – ha detto il sindaco Riccardo Prestini – che permette di fare le visite guidate e far fruire il parco che ha un valore per il territorio”.

Il vicesindaco Alberto Giusti ha ricordato che sono iscritte alla visita 250 persone, ma in caso di maltempo la visita sarà annullata.

“Questo lavoro – ha detto Alessio Biagioli – è la dimostrazione che quando c’è la volontà forte si superano tutti gli ostacoli”.