Vinattieri (FI): “Allagamenti, le responsabilità sono del Comune e di Publiacqua”

SIGNA – La pioggia intensa di domenica scorsa ha provocato diversi allagamenti anche a Signa. Con alcune zone, come quelle dei Capitelloni e del Crocifisso, ancora una volta sott’acqua. Una questione negli ultimi giorni al centro dell’attenzione, con tante polemiche sui social ma anche fra la gente. Gianni Vinattieri, capo gruppo di Forza Italia/Rinasce Signa […]

SIGNA – La pioggia intensa di domenica scorsa ha provocato diversi allagamenti anche a Signa. Con alcune zone, come quelle dei Capitelloni e del Crocifisso, ancora una volta sott’acqua. Una questione negli ultimi giorni al centro dell’attenzione, con tante polemiche sui social ma anche fra la gente. Gianni Vinattieri, capo gruppo di Forza Italia/Rinasce Signa in consiglio comunale, torna sull’accaduto con alcune considerazioni: “Il primo errore da evitare è quello di attribuire tutte le cause dell’evento al destino cinico e baro, ai cambiamenti climatici e continuare a non intervenire concretamente sul territorio. L’allagamento di domenica scorsa non può essere definito isolato, straordinario, eccezionale: nel mese di marzo, quindi poco tempo fa, le medesime zone del Crocifisso e dei Capitelloni con il coinvolgimento di via dei Colli, via Roma e via dei Macelli, furono interessate dagli stessi accadimenti: fiumi di acqua e fango e danni alle cose e alle abitazioni. E se un accadimento si ripresenta nelle stesse forme e con le stesse conseguenze a distanza di pochi mesi, significa che in questo breve lasso di tempo non si è fatto nulla per rimuoverne le cause. O si è fatto poco e male. Sono mancati interventi in grado di migliorare il contenimento idrico e meteorico del sistema fognario e dei collettori stradali; è mancato un piano di manutenzione e la pulizia di caditoie e tombini”.

Entrando poi nel merito delle responsabilità, secondo Vinattieri “in queste ore si è fatto diretto riferimento alle responsabilità di Publiacqua in quanto gestore della rete fognaria fino a pubblicizzare, sui social network, la notizia secondo cui i cittadini dovrebbero avvertire telefonicamente la società partecipata di eventuali problemi relativi ai tombini e alle caditoie. Publiacqua però non ha come interlocutore il singolo cittadino ma il Comune di Signa: cioè il Comune socio che eroga un servizio affidandone la gestione alla società partecipata. Le responsabilità vanno, quindi, ricercate nell’amministrazione comunale e nella gestione della partecipata, che gestisce in modo superficiale i servizi erogati dal Comune. E la, ormai, irrevocabile debolezza politica del Comune incapace di controllare e indirizzare servizi che deve, in qualche forma, erogare”.

E ancora: “A questo proposito, è paradigmatico un fatto di qualche anno fa quando, sulla base di un piano di manutenzione e pulizia di caditoie e tombini, operatori di Publiacqua intervennero nel centro storico di Signa togliendo lo sporco ma lasciandolo sulla strada ritenendosi non competenti allo smaltimento di un residuo considerato rifiuto speciale. Di converso, Quadrifoglio riteneva che non fosse sua competenza lo smaltimento dello sporco rimosso da Publiacqua: con la conclusione che lo sporco rimase per le strade di Signa. Per quanto ci riguarda presenteremo atti consiliari in grado di far uscire l’amministrazione dallo stallo e dall’inerzia: in attesa del prossimo allagamento. La cui probabilità deve essere ridotta ai minimi termini”.