Vinattieri (FI): “Favorevoli all’aeroporto. Ma la Bretellina Lastra-Indicatore non si può mettere a rischio”

SIGNA – Anche Signa concentra la propria attenzione sull’aeroporto di Peretola e sul progetto di ampliamento della nuova pista. Lo fa con una presa di posizione di Gianni Vinattieri, capo gruppo di Forza Italia/Rinasce Signa: “Il nostro gruppo si è sempre espresso a favore dell’ampliamento dell’aeroporto di Firenze; non a caso, siamo l’unica forza consiliare […]

SIGNA – Anche Signa concentra la propria attenzione sull’aeroporto di Peretola e sul progetto di ampliamento della nuova pista. Lo fa con una presa di posizione di Gianni Vinattieri, capo gruppo di Forza Italia/Rinasce Signa: “Il nostro gruppo si è sempre espresso a favore dell’ampliamento dell’aeroporto di Firenze; non a caso, siamo l’unica forza consiliare a non aver votato a favore di una mozione congiunta presentata da Pd, LeU, M5S e A Sinistra per Signa che, fra le altre cose, impegnava il sindaco e la giunta “a ricorrere al Tar contro il decreto di Via”…”.

Il 10 ottobre, infatti, era stato convocato un consiglio comunale in vista della Conferenza dei servizi del 13 ottobre. Consiglio che doveva esprimere un parere sulle opere di compensazione ambientale e idraulica previste sul territorio di Signa dal Masterplan 2014-2029 dell’aeroporto di Firenze. Con la delibera che è stata ritirata dopo che la Conferenza dei servizi è stata posticipata al 9 novembre.

“Tuttavia – continua Vinattieri – non esiteremo a opporci alle proposte di Enac e Toscana Aeroporti, alla mancanza di dialogo e di condivisione, a scelte calate che possano pregiudicare possibili soluzioni per una nuova viabilità per la città e per la Piana fiorentina. In particolare, nel mese di agosto, Enac ha trasmesso al Comune di Signa una nuova documentazione relativa alle opere previste sul proprio territorio dal Masterplan aeroportuale 2014-2029, in previsione della Conferenza dei servizi convocata al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per il 7 settembre, aggiornata successivamente al 12 ottobre e poi posticipata al 9 novembre”.

“Il Masterplan nella versione attuale prevede che il Comune di Signa sia sede di opere di compensazione ambientale e idraulica. In modo da ricreare, nella zona del Casone, attraverso la creazione della zona umida del “Piano”, degli habitat naturali per la sosta degli uccelli migratori, la nidificazione e lo svernamento degli uccelli acquatici e la conservazione di varie specie di fauna e di flora. Compensazione di zone compromesse nel Comune di Sesto Fiorentino dall’ampliamento dell’aeroporto. Le opere di compensazione idraulica, infatti, hanno l’obiettivo, tramite una cassa di laminazione, di mettere in sicurezza idraulica soprattutto parti di San Mauro e San Piero a Ponti”.

Vinattieri poi entra nei dettagli della questione: “Sta qui il nodo politico, ovvero si compensa l’impatto ambientale del nuovo aeroporto a chilometri di distanza, utilizzando il territorio signese come un foglio bianco da disegnare; senza alcun dialogo con i cittadini, la comunità, le istituzioni che lo abitano e lo definiscono.
Senza alcuna attenzione né alla storia né alle prospettive future della città di cui si consuma territorio. Le previsioni del Masterplan attuale, infatti, collidono con quelle della “Bretellina Lastra a Signa–Indicatore”, opera per cui, dopo la progettazione preliminare, deve partire nelle prossime settimane il percorso partecipativo. Esito che rischia di vanificare non soltanto nuovo denaro pubblico ma le speranze di una nuova viabilità indispensabile per il futuro di Signa. In tutto questo il grande assente politico è la giunta regionale toscana, che da un lato avalla opere di compensazione ambientale a Signa e dall’altro, almeno apparentemente, sembra sostenere il nuovo collegamento viario Lastra a Signa–Indicatore: senza condurre una mediazione in grado di non renderle incompatibili, come nella configurazione attuale”.

Passando infatti alla “Bretellina”, “i suoi possibili tragitti intersecano le opere di compensazione ambientale ed idraulica (zona umida più cassa di laminazione) previste dal Masterplan nella versione attuale, con conseguenza che rischiano di annullare la previsione del nuovo collegamento viario. Se l’opera di compensazione ambientale per l’aeroporto venisse eseguita così come proposta, – conclude Vinattieri – comporterebbe un’alterazione sostanziale allo sviluppo dell’infrastruttura stradale; ci sarebbe quindi bisogno di prevedere un viadotto assai più lungo per consentire l’attraversamento anche degli argini della nuova cassa di laminazione (argini a 6 metri dall’attuale quota del terreno) per una lunghezza complessiva stimabile in circa. 2.500 metri (700 metri in più di quanto previsto dallo studio di fattibilità)”.