Vinattieri (UPS): “Al cimitero di San Mauro cartelli offensivi verso i cittadini e mucchi di rifiuti durante la benedizione di Ognissanti”

SIGNA – Cimitero di San Mauro al centro delle polemiche anche nei giorni dedicati alle ricorrenze dei defunti: “Fra le “rovine” del cimitero di San Mauro e a fallimento conclamato della concessione esterna del Comune di Signa, – spiega il capo gruppo di Uniti per Signa, Gianni Vinattieri – va in scena la beffa di […]

SIGNA – Cimitero di San Mauro al centro delle polemiche anche nei giorni dedicati alle ricorrenze dei defunti: “Fra le “rovine” del cimitero di San Mauro e a fallimento conclamato della concessione esterna del Comune di Signa, – spiega il capo gruppo di Uniti per Signa, Gianni Vinattieri – va in scena la beffa di Ognissanti: cartelli offensivi affissi in più parti del cimitero e mucchi di rifiuti raccolti subito dopo la benedizione dei defunti”.

“Ormai da alcune settimane – spiega Vinattieri – al primo piano della struttura cimiteriale sono stati tolti i cestini. Scelta estremamente discutibile che, con l’avvicinarsi della celebrazione di Ognissanti ha determinato molti disagi alle persone: soprattutto ai fragili e agli anziani costretti a scendere e risalire scale impervie con i rifiuti in mano alla ricerca di un sito di smaltimento. Questa situazione ha portato all’accumulo di piante secche, ceri votivi, residui di ornamenti cimiteriali in alcune punti del cimitero. Con doppia beffa finale. La prima: i mucchi di rifiuti sono stati lasciati nel Camposanto per tutta la celebrazione di Ognissanti e tolti solo dopo la Benedizione dei defunti. La seconda: nel giorno di sabato 30 ottobre sono stati affissi in più aree cimiteriali cartelli stampati con la scritta: “Poi lamentiamoci che il cimitero è sporco. Incivili”.

“Doppia beffa per cittadini – conclude Vinattieri – che da decenni sono costretti a subire l’umiliazione di tombe dei propri cari condannate ad un degrado inesorabile e, oggi, privati di contenitori per la raccolta dei rifiuti e messi al pubblico ludibrio come “incivili”…”. Resta da capire chi ha stampato e affisso i cartelli. Se dovessero emergere responsabilità riconducibili a chi ha ruoli di gestione e controllo, si tratterebbe di un fatto di notevole gravità”.